Nuovo Codice della Strada, nel 2024 la stretta è servita | Le sanzioni iniziano a far tremare le gambe
La riforma del nuovo Codice della Strada prevede un aggiornamento delle norme e soprattutto un inasprimento delle sanzioni per chi si rende trasgressore.
Come si è già più volte ribadito, la riforma del nuovo Codice della Strada, ha tra i suoi intenti principali, quello di rendere più chiare le regole e soprattutto inasprire le sanzioni per chi si rende trasgressore. Il testo definitivo è stato approvato più di qualche mese fa in Consiglio dei Ministri.
Un disegno di legge sulla sicurezza che intende aggiornare e modificare norme del Codice della Strada che magari sono ormai obsolete per i nuovi standard di circolazione, per renderle più trasparenti e per ridurre e prevenire, soprattutto, gravi sinistri. Il focus della riforma si basa su alcuni punti di grande rilevanza.
Soprattutto su alcuni comportamenti scorretti, purtroppo frequenti abitudini alla guida, che si trasformano in azioni potenzialmente pericolose per l’incolumità dello stesso conducente, dei passeggeri e di chi vi circola nelle immediate vicinanze, causando incidenti e morti.
Parliamo per esempio dell’uso del cellulare alla guida, della guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti oppure ancora l’aggiornamento dei limiti entro i quali si deve svolgere la condotta di guida dei neopatentati che purtroppo è stata sotto i riflettori più volte nel 2023.
Riforma Codice della Strada: inasprimento delle sanzioni
Per quanto riguarda il grave problema della guida sotto l’effetto di alcool, le regole rimangono più o meno le stesse di sempre, con le fasce per tasso alcolemico. A cambiare sono sicuramente le sanzioni che si fanno più pesanti e costose ma anche quello che potrebbe accadere ai recidivi. Per loro il limite consentito di tasso alcolemico è pari a zero grammi per litro di sangue.
Inoltre per loro sarà anche obbligatorio installare, a proprie spese, sull’auto, il cosiddetto alcol-lock, un dispositivo di rilevamento della presenza di alcool nel sangue, capace di inibire la partenza del veicolo. E la stretta si fa ancora più pesante se si pensa che in certi casi gravi, è prevista la sospensione della patente di guida sino trent’anni.
Regole più ferree e multe davvero pesanti
Anche per coloro che hanno il vizietto di utilizzare il cellulare alla guida, le cose non si mettono bene. Con la riforma del nuovo Codice della Strada, la sanzione andrà da un minimo di 422 euro fino a un massimo di 1.697 euro, non proprio un conto leggerissimo da pagare.
Inoltre è prevista la sanzione accessoria della sospensione della patente di guida fino a 15 giorni, già dalla prima volta che si viene beccati in tale scorretto comportamento. I recidivi anche in questo caso se la vedranno grigia, con una multa che aumenta sino a 2.588 euro, decurtazione punti patente e sospensione della stessa fino a tre mesi.