Nuovo Codice della Strada, primo tsunami di multe, ma arriva la protesta ufficiale: ecco cosa stiamo rischiando al volante
L’entrata in vigore del nuovo Codice della Strada, ha avuto i suoi primi effetti, già nel giro di pochissimo: fioccano le multe e anche le proteste.
Ma gli automobilisti e i conducenti italiani, erano davvero pronti a questa ondata rivoluzionaria del nuovo Codice della Strada, che ha invaso tutto, con quello che sembra essere un preannunciato tsunami di multe? Pronti o no, la legge non ammette scusanti, anche perché si tratta pur sempre delle medesime regole di circolazione stradale.
Il cambiamento riguarda sicuramente un tocco di severità in più, e soprattutto, sanzioni molto più pesanti e applicabili, senza tolleranza. Pochi i dubbi riguardo al fatto che non appena il nuovo Codice fosse entrato in vigore, le multe sarebbero state molte e immediate.
E sembra che così sia stato, e lo sia ancora, in questi primi giorni di applicazione delle nuove norme. Le infrazioni più combattute dalla riforma, ormai le conosciamo a memoria, sono l’uso del cellulare al volante, la guida in stato di ebbrezza e sotto l’effetto di stupefacenti o ancora la tanto discussa stretta sui monopattini.
Ecco che nel momento in cui è entrato in vigore, a partire dal 14 dicembre, il nuovo Codice della Strada, oltre all’attesa, all’ansia e alle preoccupazioni ravvisabili nei conducenti, ha contribuito a creare terreno fertile anche per le solite proteste e polemiche.
Primo tsunami di multe dopo l’introduzione del nuovo Codice
A farsi sentire a tutela dei consumatori, la nota associazione Codacons che avrebbe messo in guardia da quelli che possono essere i rischi connaturati ad una riforma, che sulla carta sembra avere le migliori premesse, ma che se non realizzata prima di tutto attraverso capillari controlli stradali, da parte delle Forze dell’Ordine, potrebbe non condurre all’effetto desiderato.
La stessa Codacons infatti ha dichiarato, attraverso il suo presidente Carlo Rienzi, che “l’inasprimento delle sanzioni previsto dal nuovo Codice della strada rischia di trasformarsi in una stangata per pochi, se non sarà accompagnato da un reale incremento dei controlli lungo le strade”.
Un’occasione per proteste e polemiche
Nonostante le sanzioni infatti, se venissero messi in campo controlli troppo radi, a essere puniti sarebbero veramente in pochissimi. E l’obiettivo, quello di ridurre e prevenire il numero delle infrazioni che causano incidenti e morti, verrebbe meno. Le polemiche sembrano prendere forma anche dal tema monopattini.
Sono moltissime le associazioni, le società di sharing, i produttori e gli stessi consumatori a chiedere più chiarimenti e soprattutto far leva su alcune, a detta loro, problematiche, che potrebbero incidere sul futuro stesso di questa nuova micro mobilità, che ha ormai invaso tutte le città italiane. È questo il sunto di una nota indirizzata al Governo dall’Alleanza per la mobilità sostenibile che riunisce alcuni tra i soggetti suddetti.