Nuovo decreto autovelox, c’è un vuoto legale che consente a questo macchinario di funzionare ancora | Vai a capire poi dov’era stato messo…
Alcune disposizioni della nuova stretta sugli autovelox, potrebbero non valere per certi tipi di dispositivi di rilevazione elettronica della velocità.
Da pochissimi giorni è entrata ufficialmente in vigore la legge, quella che è stata definita una vera e propria stretta, sugli autovelox, che riguarda tutti i dispositivi presenti sulle strade del nostro Paese e che serve per una maggiore regolamentazione dell’autorizzazione, installazione e della segnalazione degli autovelox.
Una tutela in più anche per gli automobilisti e meno possibilità che questi dispositivi, che hanno l’importante compito di prevenire e contrastare infrazioni della velocità pericolose, possano servire solo per fare da cassa per i Comuni. Ma soprattutto ancora più attenzione a come questi autovelox vengano posizionati e segnalati.
Ma c’è un particolare dispositivo tra questi che sembra sfuggire a qualsiasi regola di segnalazione, sembra quasi che si serva di una specie di invisibilità per poi essere pronto a colpire l’automobilista che viola i limiti di velocità all’improvviso. Se così fosse, sarebbe un vero incubo per i conducenti d’auto.
Stiamo parlando di Scout Speed, si chiama così questo innovativo dispositivo elettronico di rilevazione della velocità, progettato e realizzato da Sintel Italia, a Pomezia, e sembra essere già in uso su alcuni tratti di strada del Nord e del Centro Italia, dal Veneto all’Emilia Romagna, da Firenze fino ad arrivare a Roma.
Stretta sugli autovelox: un dispositivo che potrebbe fare eccezione
Si tratta di un dispositivo mobile, di un rilevatore dinamico della velocità in uso presso i posti di controllo e di blocco delle Forze dell’Ordine, e per questo potrebbe non essere necessaria la sua preventiva segnalazione come avviene per gli autovelox fissi, potrebbero non esserci segnali di avviso della sua presenza.
Questo fatto è ancor più accentuato dal fatto che essendo lo Scout Speed un dispositivo mobile, viene facilmente posizionato all’interno dell’auto delle Forze dell’Ordine. Infatti il dispositivo prevede il montaggio di una piccola telecamera al livello dello specchietto retrovisore interno.
Scout Speed, un possibile incubo per gli automobilisti?
Essa è dotata di innovativi sensori, rileva nell’immediato le velocità dei veicoli che sopraggiungono nel senso di marcia, ma su un lungo raggio di distanza e anche al buio, visto che è dotata anche di tecnologia ad infrarossi. Si rende così, all’interno dell’auto di servizio, ovviamente invisibile agli sguardi esterni degli automobilisti, che non possono accorgersi o scorgere la sua presenza in alcun modo.
Comunque anche questi dispositivi mobili di rilevazione della velocità come quelli fissi, sono soggetti all’obbligo di revisione periodica, omologazione e taratura, affinché i verbali di multa possano essere poi ritenuti validi. Occhi aperti dunque e rispetto dei limiti di velocità per evitare di incorrere in brutte sorprese.