Odi il bollo? Allora nel 2025 sarai ancora più furioso: la Meloni ha fatto approvare il ‘nuovo bollo’ a oltre 77 euro I Si aggiunge all’altro, paghi molto più
Questa volta i contribuenti si troveranno alle prese con un nuovo bollo imposto dallo Stato che fa paura a molti.
Il numero è secco: parliamo di un pugno allo stomaco di 77,40 euro da sborsare. È questa la nuova imposta che si aggiunge al bollo auto, una cifra che non farà di certo piacere a molti. Oltre a questo la tassa che siamo già abituati a pagare per il veicolo, questa volta ci tocca un altro bollo bello corposo e non sarà da solo.
Le piccole imposte che accompagnano atti ufficiali, documenti fiscali o certificati aumentano costantemente. L’idea dietro a queste tasse è chiara: far sì che determinate operazioni siano legalmente riconosciute, mettendo un po’ di ordine tra i vari documenti ufficiali. Ma oggi la situazione è diversa. Il nuovo bollo, confermato dal governo Meloni, non è solo una tassa aggiuntiva sul bollo auto, ma riguarda anche altri ambiti inaspettati.
Già confermato nel 2024, la nuova tassa colpirà nuovamente una determinata categoria di lavoratori che sono già sensibilizzati al pagamento di tasse. Il bollo di cui parliamo esiste da diverso tempo, sebbene nel tempo abbia subito alcune modifiche. L’unica cosa che lo caratterizza è dove viene applicato e le modalità.
Si tratta di un contributo di 2 euro che si applica infatti alle fatture elettroniche che superano 77,40 euro, ma che non sono soggette a IVA. Una misura che non fa altro che aggiungere complessità al già ingarbugliato sistema fiscale.
I motivi
Si può scegliere se addebitare o meno il bollo al cliente, ma rimane il fatto che chi emette la fattura è tenuto a pagare il bollo in seguito all’Agenzia delle Entrate in ogni caso e senza ritegno. Non solo i cittadini, ma anche i professionisti e le imprese si trovano ora a dover affrontare un ulteriore impegno burocratico.
Con il nuovo governo si è discusso, ma lui ha giustificato questa mossa come parte di un ampio processo di digitalizzazione, volto a semplificare la burocrazia fiscale, ma c’è chi fa notare che, se da un lato il sistema è più moderno, dall’altro aumenta la difficoltà di gestione per professionisti e aziende.
Cosa fare
Questo vuol dire che il pagamento del bollo è stato semplificato, almeno in parte. La piattaforma dell’Agenzia delle Entrate permette infatti di seguire una procedura chiara e lineare, con la possibilità di pagare direttamente dal portale.
Il 2 ottobre 2024, intanto, è scattata la prima vera scadenza per l’imposta sulle fatture elettroniche: l’importo dovuto dipende da quante fatture sono state emesse, ora non resta che pagare i bolli arretrati.