Se dovessi scegliere un modo per venire a conoscenza di una mia vittoria, non sceglierei uno diverso da quello con cui Mikkelsen lo ha saputo ieri: proprio mentre stava facendo la consueta intervista al termine della PS23 e stava dichiarando la sua soddisfazione, un suo meccanico è arrivato gridando: “Ogier ha sbattuto a metà prova, è out. Complimenti Andreas, hai vinto!”.
Ovviamente poco importa quello che avrei scelto io, ma l’accaduto è stato proprio questo: con Mikkelsen che già aveva terminato l’ultima speciale, Ogier ha commesso un errore che ha posto fine al suo rally proprio mentre si avviava verso la sua ottava vittoria stagionale.
L’errore fatale è arrivato al chilometro 8,3 della stage 23, l’ultima della competizione iberica. Una curva sinistrorsa affrontata con la giusta traiettoria, impostata bene, ma con troppa velocità. La Polo R WRC del transalpino è finita contro il guard rail esterno, con il muso della vettura che si è infilato sotto la lamiera di protezione e si è disintegrato.
Una volta assimilata la notizia, Mikkelsen si è lasciato andare in un pianto liberatorio mentre abbracciava il suo copilota, l’esperto connazionale Ola Floene.
In seconda posizione, dietro il pilota che mira a diventare la punta di diamante del team Volkswagen WRC, si è piazzato il finlandese Jari-Matti Latvala, che ha battagliato con il danese fino al traguardo. All’inizio della PS23, Latvala era in testa al rally ma, al termine della speciale ha appreso di essere stato superato da Mikkelsen e, di conseguenza, di aver perso la vittoria.
Terzo gradino del podio per Dani Sordo, che ha dimostrato di andare forte anche sullo sterrato. Purtroppo per lui, però, le Volkswagen si sono dimostrate troppo superiori alla sua Hyundai e lo spagnolo non ha potuto fare meglio del terzo posto nel suo rally di casa.
Quarto e quinto posto per le due Citroen-DS3 WRC di Mads Ostberg e Kris Meeke. Il norvegese, al pari di Sordo, ha convinto su un fondo spesso ostico per lui, l’asfalto, resistendo alla rimonta del compagno di squadra che gli aveva ceduto la posizione a poche speciali dalla fine. Meeke dovrà fare mea culpa per aver approcciato male la corsa nella giornata di venerdì e per mandato in fumo un quinto posto ormai acquisito con un testacoda avvenuto alla Speciale 19 svolta questa mattina.
Sesto posto per Hayden Paddon, che ha dimostrato di essere forte sullo sterrato ma di non essere competitivo sull’asfalto.
In ottava posizione si piazza il belga Thierry Neuville, che ha dovuto lottare non solo con la concorrenza, ma anche con la sua i20: dopo i problemi ai freni delle prime battute, la turbina della sua vettura ha iniziato a funzionare a scatti, il motore si è spento per ben tre volte e, nella giornata di domenica, la trasmissione ed il freno a mano hanno iniziato a fare le bizze.
Tra i due piloti della Hyundai, si è classificato Martin Prokop, con la migliore delle Ford Fiesta R5.
Solida prestazione per Pontus Tidemand, che è riuscito a portare al nono posto assoluto la sua Skoda Fabia R5 del team ufficiale ceco. Lo svedese non aveva il passo per resistere alle WRC, correndo lui in WRC2, ma aver terminato nella Top Ten un rally così lungo è certamente un ottimo punto di partenza per lui e per Skoda.
Da sottolineare il grande fine settimana di Robert Kubica, finito appena fuori dalla zona punti. Il polacco è stato in lotta per il successo per gran parte della prima tappa, poi una doppia foratura lo ha tolto dai primi due posti e lo ha relegato a cinque minuti dalla Top Ten. Robert non si è abbattuto e ha rimontato, siglando grandi tempi stage dopo stage, sino alla terza foratura del fine settimana. Il risultato finale, però, lo ripaga dopo aver fatto la sua gara più bella del 2015.