Parabrezza, ora sostituirlo diventa un’Odissea | Spera solo che non si rompa o sei rovinato
Quante volte da una piccola scheggiatura del parabrezza il danno si è esteso fino alla completa rottura del parabrezza.
L’inverno non è amico della velocità e delle schegge sostenute e prevalentemente in autostrada, in questi casi basta un piccolo sasso per formare crepe. Da anni esiste l’assicurazione per i cristalli, ma non tutti i brand sono uguali, ad esempio Tesla ha complicazioni inaspettate che non tutti riescono sempre a gestire.
In caso di rotture molti si rivolgono a meccanici generalisti per vetri, ma non tutti sono all’altezza. Bisogna infatti cercare uno che si conosca personalmente e che si possa valutare positivamente il suo lavoro, questo perchè per una Tesla non è facile trovare chi sia in grado di sostituire il vetro.
In occasione dell’edizione italiana del Best of Belron, una competizione nazionale di maestri del vetro che andranno a rappresentare chi concorrerà nell’appuntamento internazionale contro gli omologhi degli altri Paesi, in molti si sono cimentati in questa impresa, ma non tutto è andato per il sottile.
Per cambiare un vetro così complesso, come prima cosa è necessario che gli ADAS funzionino, per questo è fondamentale la ricalibrazione dopo l’intervento di sostituzione del parabrezza, altrimenti c’è il rischio di falsi positivi o di non funzionamento di caratteristiche fondamentali come la frenata automatica d’emergenza ad esempio.
Manca la presa OBD
Questo vale per tutte le auto, ma il problema di Tesla è che le auto elettriche sono esentate dall’obbligo di diagnosi tramite presa OBD-II, l’azienda americana utilizza un suo raccordo personale che non è identico a nessun altro modello.
Le ultime news parlano di un allineamento previsto a partire dal 2026, iniziativa portata avanti dagli USA che permetterà di avere un sistema unico per interfacciarsi con la vettura. Pertanto, le aziende che cambiano vetri sono obbligate a ricorrere all’officina originale facendo aumentare i costi.
Ricalibrare ogni 3 anni
Il passo successivo è valutare cosa accade per le auto cinesi, ed anche qui i riscontri non sono così positivi: se per poche, ormai il ricambio è da attendere qualche settimana, per molte occorre attendere alcuni giorni prima di avere il ricambio in officina, ma il passo successivo, dopo la sostituzione, rimane la ricalibrazione degli ADAS, la quale deve essere fatta per ogni vettura, ma non tutte dotate della stessa presa necessaria alla ricalibrazione, o peggio, occorre recarsi nelle officine del maschio per poter spegnere tutto.
Oltre a questo si aggiunge che alcune case raccomandano in ogni caso, previa sostituzione del parabrezza, di ricalibrare i sensori ogni 3 o 5 anni.