Parcheggi a pagamento: il servizio è sospeso ma dalla app lo paghi lo stesso | Automobilisti ingannati
Se le strisce blu hanno ormai invaso tutti i centri urbani, non mancano i disguidi tra segnaletica, app e pagamenti, anche quando il servizio è sospeso.
Parcheggiare diventa sempre più complicato nel nostro Paese e non è più solo un problema che riguarda i grandi centri o le mete turistiche, dove possiamo affermare che è diventato addirittura impossibile, ma anche i più contenuti e piccoli centri urbani che hanno imposto regolamenti più stringenti.
Anche nei Comuni di dimensioni più ridotte ormai è qui impossibile trovare modo di parcheggiare dovunque e gratuitamente. Lunghe strisce blu disegnano le strade e i centri delle cittadine, laddove è permesso sostare. Accompagnati da segnaletica orizzontale e verticale.
Ma non solo, il pagamento ormai è più che facilitato, visto che da tempo è possibile effettuarlo velocemente e digitalmente tramite le app sullo smartphone. Ma a volte per via di certi disguidi tra strisce, segnali e app nascono alcune incomprensioni che mettono in difficoltà i cittadini.
Il caso del Comune pugliese di Oria, in provincia di Brindisi, ha fatto molto discutere. L’amministrazione comunale, dopo una decisione piuttosto drastica, in materia di parcheggi, ha infatti rescisso il contratto della concessione delle aree di parcheggio a pagamento a causa di un inadempimento del contratto.
Parcheggio a pagamento: lo paghi anche se il servizio è sospeso
Così leggendo il cittadino immagina che quindi in città per il momento non esistano parcheggi a pagamento e che quindi si possa parcheggiare gratuitamente. Ma c’è un ma. E questo ma viene portato alla ribalta dal gruppo politico locale Futura che afferma come però esiste ancora una segnaletica verticale che indica zone di parcheggio a pagamento, che non è stata eliminata o oscurata.
Inoltre, il gruppo dimostra come anche per quanto riguarda le app disposte per il pagamento digitale dei parcheggi sarebbe ancora possibile effettuare pagamenti proprio per quelle aree di parcheggio, non solo ticket temporanei ma addirittura abbonamenti mensili. Il problema non riguarda tanto i cittadini di Oria che conoscono le dinamiche del fatto, quanto persone esterne alla città.
Il caso dei parcheggi del Comune pugliese di Oria
Visitatori occasionali, turisti, stranieri, che tratti in inganno dalla segnaletica, per parcheggiare in quelle aree di sosta, pagherebbero lo stesso il parcheggio, anche se non esiste più alcun contratto regolare. Nel rispetto di chi non è a conoscenza dei fatti ma in generale delle regole, il gruppo politico è intervenuto inviando documentazione e PEC all’ufficio del sindaco, affinché possa risolvere questo disguido.
Quello che il gruppo politico locale chiede è di affrontare la questione e procedere con l’effettiva sospensione del servizio di pagamento online dei parcheggi, per un servizio efficiente e trasparente nei confronti di tutti, cittadini di Oria e non. Inoltre proprio perché si sa quanto l’argomento parcheggi a pagamento rappresenti un tema scottante che tocca da vicino anche i residenti, lo stesso gruppo politico ha indetto una vera e propria assemblea per accogliere anche istanze e lamentele dei cittadini.