Parcheggi gratis ovunque con il vecchio trucco del foglietto | Almeno per qualche giorno l’escamotage funziona
Un pezzo di carta con un telefono, una nota che indica un guasto, persino le carte di invalidità e le bollette della luce vengono utilizzate dagli automobilisti per evitare convocazioni e multe.
Questa sciocchezza che può costare cara, e si trova spesso in città che non pensiamo che molte persone possano compierlo.
Indubbiamente, evidenziare gli episodi di parcheggio illegale non significherebbe reinventare l’America. Basta una piccola passeggiata in una zona blu delle nostre città per capire che sono impressionanti i brevetti che abbiamo ritrovato che alcuni nostri concittadini hanno arruolato per poter parcheggiare dove vogliono, senza essere penalizzati.
La voglia di eludere la legge nasce da lontano, ma, nonostante il Governo punisca severamente i furbetti molti non esitano ad ingannare i propri concittadini ad eludere la legge, ovviamente noi non vogliamo questo, pertanto ci limiteremo a dirvi cosa avviene, ma vi sconsigliamo vivamente di farlo.
Il primo premio alla stupidità potrebbe spettare all’autista che ha ritenuto saggio parcheggiare sul marciapiede. Infatti, per suscitare la simpatia della polizia municipale o dei vigili urbani che magari passavano di lì, il conducente del veicolo nero ha posizionato sul parabrezza Australian Handicapped Parking Card, la cui validità era scaduta da aprile 2022, ma l’attenzione delle forze dell’ordine non ha esitato a multarlo.
I biglietti falsi
Tuttavia, anche se il biglietto fosse valido, sorgono dubbi su come l’autista abbia deciso di bloccare il marciapiede, quando lui stesso potrebbe essere stato vittima di questa riprovevole abitudine. Il secondo contendente per il premio stupidità proviene da un’auto di lusso, anch’essa parcheggiata illegalmente. Per salvarla ha arruolato non uno, non due, ma ben tre documenti.
Uno di questi era un biglietto in cui l’autista affermava di essere residente permanente nella zona (il suo indirizzo di casa era elencato) e sebbene avesse chiesto al comune del suo paese una carta di residenza permanente, non lo stava ascoltando. Nel tentativo di convincere la Polizia Municipale, ha fatto in modo di apporre accanto al biglietto la targa della sua automobile, ma anche una bolletta della luce come prova del suo indirizzo di residenza.
I controlli
A questo punto dobbiamo ricordare che anche se il conducente in questione soddisfa i criteri per la concessione di una tessera di parcheggio per residente permanente, non è giustificato a lasciare il suo veicolo in un luogo non previsto.
La schiettezza a volte ripaga, nel senso che i numerosi controlli che vengono fatti ogni giorno sventano questi furbetti facendo pagare loro multe salate e il più delle volte anche la rimozione del mezzo in questione.