Parcheggi, l’obbligo assurdo: qui il giorno non puoi parcheggiare I Automobilisti come vampiri
Nuova norme per il tema dei veicoli elettrici, attenzione alle aree riservate alla loro sosta e alla loro ricarica, rischio di sanzioni.
La legislazione, a livello generale, deve far passi da gigante per tenersi al passo con il cambiamento dei tempi e della società civile, in particolare anche alcuni settori normativi devono evolversi e adeguarsi alle novità. È il caso della normativa stradale, del Codice della Strada, soprattutto dopo l’introduzione sul mercato dell’auto dei veicoli elettrici, con tutta una serie di differenze e problematiche assai diverse dalle vetture con motore termico.
Una questione importante che riguarda la flotta delle automobili elettriche è senza dubbio la ricarica. Il Codice della Strada già dall’inizio ha previsto aree riservate alla sosta di veicoli elettrici (sia BEV che PHEV) in ricarica e il conseguente divieto, per chi non fosse in quella condizione, di occuparle. È con la riforma contenuta nella legge di conversione del Decreto Infrastrutture e Trasporti 2021 che ai Comuni viene associata la possibilità di scegliere se riservare quegli spazi di sosta che prima erano solo per la ricarica, anche per tutti gli altri veicoli elettrici.
Facendo un passo indietro viene da chiedersi quali sono in effetti tutte quelle novità e modifiche che recentemente sono state apportate alla normativa stradale in materia di auto elettriche. Di seguito una sintesi delle principali regole del Codice della Strada su questo argomento.
La normativa del Codice della Strada in materia
L’articolo 7 comma 1 lettera d numero 4 del CdS descrive come i Comuni abbiano libertà di scelta nei centri abitati di riservare aree per la sosta dei veicoli elettrici, di tipo permanente o temporaneo. Specificata anche la fascia oraria, tranne se diversamente segnalato, dalle 8:00 del mattino alle 20:00 della sera.
È l’articolo 158 comma 1 lettere h-bis e h-ter a imporre il divieto per veicoli non elettrici negli stalli di sosta riservati a quelli elettrici e a quelli elettrici in ricarica. Inoltre vietata la sosta anche ai veicoli che seppur elettrici non effettuano operazione di ricarica o che dopo un’ora dopo il completamente di quest’ultima sono ancora fermi lì, salvo in una fascia oraria, dalle 23:00 alle 7:00 e a eccezione di punti di ricarica dalla potenza superiore a 22 kW.
Il rischio di sanzioni e una segnaletica assente
Dunque infrangere questi articoli del Codice Della Strada significa incorrere nel rischio di vere e proprie sanzioni, parliamo di multe da 41 a 168 euro se la violazione è a carico di motoveicoli o ciclomotori a due ruote, da 87 a 344 euro se commessa da automobili e altri tipi di veicoli. Le sanzioni si applicano per ogni giorno della violazione e se si protrae si rischia la rimozione forzata del veicolo.
Quello che manca è sicuramente una segnaletica specifica per indicare le aree riservate alla ricarica e alla sosta dei veicoli elettrici. Vengono spesso utilizzati segnali non ufficiali o orizzontali o verticali. Bisognerà attendere qualche tempo affinché anche questa questione venga inserita nel CdS.