Passa la nuova legge: per i neopatentati è sciambola | Per tutti gli altri un po’ meno
Quello che sembrava profilarsi come un inasprimento delle sanzioni nella riforma del Codice della Strada, non sembra del tutto essersi realizzato.
Le ultime notizie, dai media e dalla stampa, riguardanti i passi successivi della suddetta riforma del Codice della Strada in attesa di decreto attuativo, che si prevede arriverà forse alla fine del mese di marzo, parlano di ulteriori cambiamenti in corso per quanto riguarda alcuni temi centrali nel dibattito.
Tra questi, anche sotto la lente d’ingrandimento della cronaca nazionale a causa di tragici incidenti, come quelli avvenuti durante l’appena trascorso 2023, il tema dei neopatentati alla guida e anche l’uso del cellulare mentre si è al volante, entrambi argomenti alla base di ipotetici inasprimenti delle norme e delle sanzioni.
Ma quello che sembra invece trasparire è la presenza di alcune novità dovute in parte a due emendamenti alla debuttante riforma del Codice della Strada, di recente approvazione della Commissione Trasporti, almeno così sembra. Si ipotizza infatti che i più giovani alla guida, i neopatentati potrebbero forse guidare auto comunque abbastanza potenti.
E per quanto riguarda quell’inasprimento delle sanzioni per coloro che si rendevano responsabili della pericolosa infrazione dell’uso di smartphone alla guida, in realtà non ci sarebbe, anzi sembrerebbe arrivare una riduzione di quegli incrementi previsti per le multe in questi casi di violazione del Codice.
Riforma del Codice della Strada: la novità per i neopatentati
Tornando sull’argomento neopatentati e auto potenti, si era ipotizzato che le potenze legittime per questa categoria di guidatori fossero 55 kW/t per gli autoveicoli e 70 kW/h per le autovetture e che questa regola prevedeva un allungamento da 1 a 3 anni dal conseguimento della patente.
Sembrerebbe che l’emendamento approvato preveda per i primi 3 anni da neopatentato, la disposizione di non mettersi alla guida di autoveicoli con potenza superiore a 75 kW/t e autovetture con 105 kW/t. Anche la regolamentazione dell’infrazione del cellulare alla guida, che specie sul punto multe, sembrava dover divenire più severa, dovrebbe cambiare.
Multe meno pesanti anche per uso di cellulare alla guida
Se erano previste sanzioni pecuniarie da 422 a 1697 euro, sembra che il conto scenderà da un minimo di 250 euro a un massimo di 1.000 euro. I recidivi invece tra 350 a 1.400 euro rispetto ai 644 fino ai 2.588. Restano la sospensione della patente e le altre sanzioni accessorie. L’attenzione non sembra cessare di esistere anche sul tema autovelox, specie in seguito ai più recenti avvenimenti che li hanno come protagonisti.
Come da stampa e media nazionali, la vicenda del cosiddetto Fleximan e dei vari accadimenti nel Nord Italia. Lo stesso Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Matteo Salvini, sembra tenere molto all’argomento, specie per quei tratti di strada dove la presenza sembra essere eccessiva o su quelli dove il limite di andatura è già per legge molto basso, come 50 o addirittura 30 km/h.