Patente auto, con un solo titolo guidi anche i camion: passa la legge, devi rispettare questo parametro però
Condurre più veicoli con un solo tipo di patente? Un sogno per moltissimi che si avvererà, a patto di rispettare alcuni parametri.
E se bastasse un solo titolo per condurre più tipologie di mezzi? Se il conseguimento della sola patente di tipo B, quella dell’auto per intenderci, potesse servire anche per condurre i camion e i mezzi più pesanti? Sarebbe davvero qualcosa che potrebbe far felici in moltissimi.
E forse la possibilità ci sarebbe davvero a patto però del possesso di alcuni requisiti indispensabili. Almeno queste sarebbero le prime indiscrezioni riguardo una debuttante disposizione legislativa che sta facendo il giro del web e dei media del settore. Si tratterebbe di una modifica dell’articolo 116 comma 3 del Codice della Strada.
Primo fra tutti, tra i requisiti, quello di aver conseguito la patente di tipo B appunto e avere alla spalle almeno due anni di esperienza alla guida. Ma questo non è il punto principale, che si scopre invece essere totalmente dipendente dal tipo di veicolo, o meglio dal tipo di mezzo pesante o camion che si intende appunto guidare.
Infatti il veicolo commerciale dovrà rispondere ad alcuni parametri, oltre a dover rispettare una serie di criteri di natura più tecnica. Ma vediamo di entrare nel vivo della questione per capirci di più e se in effetti questa possa essere considerata una buona notizia.
Patente auto: un solo titolo per guidare più mezzi
Il camion o veicolo dovrà essere un mezzo green e perciò con alimentazione a gas, metano o GPL, oppure meglio se elettrico o a idrogeno. La massa complessiva del mezzo che non potrà superare le 4,25 tonnellate. Naturalmente le motivazioni di tale disposizione normativa, che offre una possibilità in più ai conducenti e a chi voglia svolgere anche la professione di autista, hanno una radice ancora più profonda.
Quella di contribuire e incentivare un tipo di circolazione, specie quella del trasporto su gomma, ancora più sostenibile. Quindi ridurre l’impatto dell’inquinamento attraverso agevolazioni che riguardino veicoli a basse emissioni. Facilitare in qualche modo le cose ai conducenti e in questo caso anche ai lavoratori, che siano liberi professionisti o aziende, ma servirà anche per uno scopo più ampio che riguarda l’ambiente e l’obiettivo di transizione.
I parametri da rispettare
Più vantaggi dunque per i guidatori, meno costi per le imprese, anche per quanto riguarda formazione, tra cui il conseguimento delle patenti speciali, più semplice e comodo utilizzo di veicoli commerciali di proprietà e più leggeri, al fine di coprire brevi percorsi di consegna e evitare consumi e inquinamento derivanti da corrieri che utilizzano mezzi più pesanti e alimentati a diesel.
Certo è che, come per ogni novità, ci sono vantaggi ma allo stesso tempo limiti: parliamo per esempio del costo di un veicolo commerciale elettrico, della sua autonomia in un settore come quello delle consegne, ma anche un repentino aumento del traffico legato a tali mezzi leggeri. Ci sarà bisogno anche di una revisione delle regole, per rispondere a tutte queste esigenze.