Patente B, non serve avere 18 anni: da oggi in poi guidano anche i minori d’età I L’Europa ha deliberato
Quando si parla di sicurezza stradale si parla anche della Commissione europea sta vagliando provvedimenti. Ecco come cambia le regole d’accesso al mondo della guida per i giovanissimi.
Riassumendo una delle principali novità, è che si potrà fare pratica di guida, dai 17 anni d’età, sia su auto che su camion. Assimilata la teoria e sostenuto un esame si potrà guidare fino ai 18 anni accompagnati.
Il percorso di formazione terrà conto della sicurezza di tutti i soggetti presenti in strada, il che comprende tanto i guidatori quanto pedoni, ciclisti e non solo. L’idea è rendere tutti i conducenti più responsabili e accorti a ciò che c’è al di fuori del loro abitacolo. Per questo sono previste regole più rigide in relazione alle infrazioni più comuni.
Per quanto cambino determinate regole, con la patente europea digitale si potrà ancora guidare negli stessi Paesi previsti in precedenza. La patente italiana è valida ovviamente in tutto il territorio nostrano, così come nelle nazioni aderenti all’Unione europea.
La patente digitale europea sarà unica al mondo. Si tratta di un esperimento verso la totale digitalizzazione della documentazione dei cittadini, che avranno così modo d’accedere a tutto ciò di cui hanno bisogno in pochi click.
Ecco perchè non serve
La proposta della Commissione europea mira agli smartphone, come ad un punto d’accesso alle identità digitali. In tutti i Paesi dell’Ue sarà riconosciuta questa nuova patente, che verrà letta con un QR code.
Attraverso un normale processo d’adattamento iniziale, gli utenti avranno enormi vantaggi in termini amministrativi. Questo per sostituire la patente digitale europea facile e immediato rispetto a ciò cui siamo abituati. I dati della Commissione europea lasciano capire le preoccupazioni che hanno condotto a proporre regole più stringenti sulla sicurezza stradale, legate alla patente digitale europea.
Come sarà il futuro
Nel solo 2022 sono state registrate più di 20mila vittime della strada. Un numero troppo alto che non tiene conto di coloro che sono rimasti feriti. I soggetti più esposti sono pedoni, ciclisti, motociclisti e, come visto negli ultimi anni, chiunque sia alla “guida” di un monopattino elettrico. L’obiettivo del nuovo regolamento della Commissione europea mira a raggiungere quota zero morti sulle strade del vecchio continente entro il 2050. Progetto ambizioso che, anche se non raggiunto, garantirà un abbassamento evidente delle cifre.
Allo stato attuale si parla di una proposta della Commissione europea, ma sarò la Motorizzazione civile, con un portale informatico centralizzato, a rilasciare il documento In futuro vedremo che questo verrà rilasciato da un porta centra.lizzato condiviso tra tutte le motorizzazioni civili europee.