Patente, cambia la normativa: non potrai più circolare in Europa | Al primo controllo ti inchiodano
La cosa principale in questi casi è avere l’obiettivo di contribuire a ridurre gli incidenti stradali e sensibilizzare i conducenti a guidare in modo più responsabile. Per questo l’Europa ha preso una decisione riguardo ai conducenti abituali: i loro giorni di impunità sono contati.
Al giorno d’oggi, se un conducente perde la patente per un’infrazione stradale in un Paese dell’UE diverso da quello in cui l’ha ottenuta, nella maggior parte dei casi, la sanzione si applica solo in quello Stato. Cioè, potresti guidare nel resto d’Europa.
L’Unione Europea (UE) vuole porre fine a questa impunità ed è per questo che intende estendere questa privazione a tutti i membri.
Questa settimana, secondo i colleghi di Europa Press, il Parlamento europeo ha deciso di porre fine ai conducenti recidivi per porre fine alla loro impunità. Lo ha fatto con 372 voti favorevoli, 220 contrari e 43 astenuti. La proposta adottata dalla sessione plenaria del Parlamento europeo fa parte delle norme che la Commissione europea ha proposto nel marzo 2023 per modernizzare le patenti di guida.
La prossima tappa di questo progetto legislativo è il Consiglio dell’UE. Con questa mossa è stato stabilito il punto di partenza per i negoziati con i 27 Stati membri. Naturalmente, con le elezioni europee di giugno, ci si aspetta che la regola definitiva arrivi dopo questo evento elettorale che al tempo stesso risulti sancitoria su ciò che è stato preventivato.
I limiti non rispettati
D’altro canto, il Parlamento europeo ha suggerito che una parte della punizione per reati gravi comporti un divieto di circolazione a livello comunitario. Questi includono eccesso di velocità o guida sotto l’effetto dell’alcol, mosse decisamente pericolose per gli automobilisti.
In linea con ciò, lo stesso istituto vuole che la perdita della patente di guida venga estesa anche all’infrazione di guida oltre i 50 km/h rispetto al limite di velocità o di 30 km/h se si attraversa una zona residenziale.
La decisione al paese d’origine
Per garantire che questa sospensione, limitazione o ritiro della patente di guida di un non residente venga applicata in tutti i paesi dell’UE, il Parlamento europeo ha chiesto che la decisione sia trasmessa al paese che ha rilasciato il permesso.
Per questo motivo il Parlamento europeo ha proposto di fissare un periodo di 10 giorni lavorativi affinché i paesi dell’UE si informano reciprocamente sulle decisioni sul divieto di guida e un altro di 15 per decidere se tale divieto sarà applicato in tutta Europa. I deputati hanno inoltre aggiunto che l’autista deve essere informato della decisione finale entro sette giorni lavorativi.