Sarebbe una svolta per tutti i conducenti, non sarebbero più obbligati a ricordarsela, una soluzione che faciliterebbe davvero la vita.
Tra i documenti da portare obbligatoriamente sempre con sé a bordo del proprio veicolo, al fine di evitare brutte sorprese a un posto di blocco delle Forze dell’Ordine, mai dimenticarsi la patente di guida. È davvero una regola scontata, visto l’importanza di questo documento dall’inizio della propria carriera di conducenti e anche come documento di riconoscimento.
Al fine di migliorare la normativa stradale in termini di regole e sicurezza la Commissione Europea ha varato nuove proposte di legge, tra le quali l’introduzione della prima patente digitale nei Paesi che fanno parte dell’Unione Europea naturalmente. Questo sarebbe una svolta per i possessori perché andrebbe a snellire una serie di procedimenti che oggi la riguardano.
Innanzitutto tutte le pratiche inerenti al rinnovo. Oggi per rinnovare il documento della patente di guida bisogna recarsi o presso gli uffici della Motorizzazione civile, presso sedi dell’Aci o autoscuole, con la patente digitale il rinnovo potrebbe avvenire totalmente online, in maniera semplice e comoda.
Il documento di guida sarebbe completamente elettronico, a portata di mano sullo smartphone o sugli altri dispositivi digitali disponibile in un click, riconosciuto e valido in tutta l’unione Europea. La proposta se attuata semplificherebbe di tanto la vita degli automobilisti. L’idea, insieme a quella della patente digitale, è quella di creare un vero e proprio portafogli digitale europeo, che raccolga tutti i documenti necessari al riconoscimento e alla circolazione.
La proposta, qualora diventasse realtà, prevede naturalmente un periodo di tempo di adattamento alla nuova regola, un passaggio di testimone, tra il nuovo documento digitale e la patente come è oggi, la tessera in plastica, che resterà valida ugualmente fino al ricambio magari in corrispondenza di un rinnovo.
Tra le misure proposte in Commissione Europea anche il via libera alla pratica di guida, accompagnati da un adulto patentato, dai 17 anni in su. Altre novità potrebbero poi riguardare il sistema autoscuole, ponendo il focus delle lezioni maggiormente su pedoni, ciclisti e scooter, sullo stile di guida e le emissioni che se conseguono, e riguarderebbero anche il versante sanzioni, per esempio la possibile regola secondo cui la sospensione della patente in uno Stato membro sarebbe ugualmente riconosciuta negli altri.
Grande peso è stato dato anche all’argomento effetti del consumo di alcool sulle strade, promessa tolleranza zero, per tutti specie per i giovanissimi neopatentati, visto che una grossa fetta di incidenti riguarda proprio gli under 30. In Italia la regola è già più severa, visto che prevede una soglia zero di tasso alcolemico per tre anni dal conseguimento della patente.