Patente, frenata pazzesca della legge: guidi solo a 24 anni, tutto vero, è stato appena ufficializzato
Dopo l’introduzione del nuovo Codice della Strada, potrebbe giungere per i conducenti italiani, soprattutto per quelli futuri, una notizia davvero sconvolgente.
Per molti mesi del 2024, l’argomento più discusso e dibattuto, è stato quello della riforma del nuovo Codice della Strada, entrato in vigore da qualche giorno ormai. Sotto i riflettori soprattutto la personalità del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, che ha espresso determinazione e volontà affinché tutto si realizzasse.
Sono molti i cambiamenti in atto, tra nuove norme e sanzioni più rigide, la materia della sicurezza della circolazione nel nostro Paese ha subito una revisione profonda, un aggiornamento. Dalla lotta alle infrazioni più comuni e purtroppo ancora troppo numerose, alla tutela degli utenti della strada.
Di pari passo, anche la tecnologia a bordo delle auto, migliora la qualità, il comfort e la sicurezza di viaggio a bordo, rendendo superiore l’esperienza dei conducenti, grazie anche alla presenza obbligatoria di nuovi sistemi avanzati di assistenza alla guida. E poi non ci dobbiamo dimenticare, dei passi verso la transizione ecologica.
Ma sembra che anche un altro argomento sia sotto la luce dei riflettori, quello del conseguimento della patente di guida e non solo per via della notizia, per esempio del cosiddetto bonus patente 2025 o delle sanzioni pesanti che la riguardano, ma anche per un motivi che potrebbe invece essere un po’ più spinoso.
Patente: e se potessi guidare solo a 24 anni?
Si tratta infatti della possibilità di innalzamento della soglia per l’età minima di conseguimento della patente di guida nel nostro Paese: guidare solo se si è compita l’età di 24 anni, questa potrebbe essere la notizia che desterebbe davvero tanta sorpresa, specie nei più giovani.
L’intento facilmente intuibile è sempre quello della sicurezza, in particolare la volontà di riuscire a formare in modo migliore i futuri conducenti. Per arrivare a questo scopo, si tenderà a dare più spazio e importanza anche alla pratica, alle guide, all’esercizio, prima del conseguimento, riducendo se dovesse servire la teoria.
Una riforma della patente, tra cambiamenti e controversie
Mettere alla prova le capacità dei futuri neopatentati, evitano magari quei test a risposta multipla, sostituendoli con delle prove più realistiche, calate nelle situazioni che ognuno potrebbe incontrare sulla propria strada, magari utilizzando dei simulatori. Saper condurre e gestire il veicolo, nel rispetto delle norme e della sicurezza stradale. Prove e esami che siano aggiornate rispetto all’evoluzione delle nuove tecnologie, in fatto di auto e infrastrutture stradali.
Siamo di fronte a quella che dovrebbe essere la riforma dell’esame della patente di guida, un grande passo per un grande cambiamento, forse inaspettato. Sicuramente un argomento che darà vita a polemiche, discussioni e controversie, ma a quanto pare utile per ridurre i rischi.