Patente, per gli esperti da questa età non si dovrebbe più guidare: sei d’accordo? Scoppia la polemica
Recenti incidenti col coinvolgimento di anziani alla guida e alcuni contromano in autostrada hanno riproposto il problema dei conducenti in ottava o nona decade alla guida di veicoli in particolare di notte o in autostrada
La durata della vita, per fortuna, si sta allungando e l’ aspetto della mobilità va affrontato seriamente. Quando le generazioni degli attuali cinquantenni o sessantenni, varcheranno la soglia degli 80 anni le resistenze si faranno più forti perché si tratta di “nativi autodotati” a differenza dei genitori o nonni che avevano iniziato la loro mobilità in bici o in moto e che rinunciavano più facilmente al loro documento di guida passata la soglia degli 80 – 85 anni.
Alcune proposte in questo senso potrebbero cercare di regolamentare la situazione. Il primo passo potrebbe essere la responsabilizzazione dei medici, supporto della famiglia affinché comunichino l’eventuale assunzione di farmaci che possono avere conseguenze sulla lucidità alla guida.
In seconda istanza si potrebbe vagliare l’ipotesi di limitare la validità della patente in alcune situazioni, in particolare dopo gli 85/90 anni. Ad esempio, senza arrivare al mortificante mancato rinnovo della patente, prevedere specifiche e singole (o cumulative) limitazioni spaziali o temporali della licenza di guida, come il divieto di circolare nelle ore notturne, o divieto di guida sulla rete autostradale.
E in casi estremi circoscrivere la mobilità alle strade della provincia o nelle province limitrofe, insomma limitazione alle strade ben conosciute dall’anziano per consentirgli di andare al supermercato, dal medico, alle feste e sagre del suo territorio ecc.
Il dibattito
La preoccupazione riguarda il dato che rileva un elevato numero di collisioni rispetto a tutti gli altri gruppi di età messi insieme, che coinvolgono i conducenti anziani. Secondo i dati del Dipartimento dei trasporti, gli incidenti aumentano oltre i 75 anni, con il tasso più alto per il gruppo degli over 86.
La dottoressa Hilary Jones, che si occupa di sicurezza stradale, ha evidenziato come in alcuni casi i conducenti anziani potrebbero essere più sicuri di quelli che hanno superato il test negli ultimi anni. La dottoressa, ha però ammesso che tutti i conducenti, a prescindere dall’età, desiderano mantenere la patente per paura di perdere la propria indipendenza.
Condizioni tra cui la demenza e l’Alzheimer richiedono ai conducenti di notificare al Ministero dei trasporti la loro condizione di salute, il che potrebbe comportare il ritiro della patente. In verità, l’ammissione volontaria che qualcosa sia cambiato nella loro storia medica è molto rara nei conducenti anziani e questo potrebbe portare ad un progressivo inasprimento delle leggi.