Patente, riforma CdS: sospensione e revoca fanno spazio anche a un’altra misura | Non la rivedi più
Parlando di novità sulla patente notiamo come esista un ergastolo della patente, ovvero una nuova legislazione che prevede un ritiro della patente molto più esteso del normale.
Il tema dell’ergastolo della patente è una questione particolarmente delicata. È stato infatti proposto dall’attuale ministero che vuole cambiare le regole della sicurezza stradale. La revoca della patente è una delle sanzioni più severe per le infrazioni commesse sulle strade e l’ergastolo della patente risulta una misura ancor più estrema.
Parliamo di una sanzione che impedisce di guidare per un lungo periodo di tempo, causando non pochi problemi di carattere sociale e lavorativo. In questo contesto, è fondamentale analizzare le norme del Codice della Strada che potrebbero portare – secondo l’aggiornamento del CDS – l’applicazione dell’ergastolo della patente, per comprendere le conseguenze derivanti da questa sanzione e discutere eventuali problemi di giustizia che essa potrebbe sollevare.
Prima di parlare specificatamente, ecco una panoramica delle sanzioni previste dal Codice della Strada per le infrazioni commesse a bordo. Oltre alla sanzione pecuniaria, la legge prevede alcune sanzioni amministrative accessorie come la sospensione o la revoca della patente, in caso di danni alle persone.
La sospensione della patente viene emessa dal Prefetto del luogo di residenza del titolare, che viene comunicato anche alla Motorizzazione. È previsto solo in casi stabiliti dalla legge e può essere impugnato entro un mese, al termine la patente viene restituita.
L’aumento delle pene
La revoca della patente si applica se il titolare non possiede i requisiti necessari per guidare, oppure quando l’infrazione al Codice della Strada è talmente grave da diventare reato. La patente viene revocata per un tempo lungo, a seconda della gravità dell’illecito commesso, ovviamente il caso più grave è l’omicidi stradale.
Proprio l’omicidio stradale è un reato molto grave che viene punito con la reclusione da due a sette anni. Nel caso in cui l’omicidio stradale sia stato causato da guida sotto l’effetto di alcol o droghe, la pena aumenta a dodici anni. Nel caso di particolari infrazioni al codice della strada, come la velocità eccessiva o la guida contromano, la pena aumenta ulteriormente.
Revocata per trent’anni
L’ergastolo della patente viene collegato al reato di omicidio stradale aggravato. In questo caso, la patente subirebbe una revoca di trent’anni, impedendo all’ex titolare di conseguire una nuova patente prima del decorso di questo periodo.
Non si tratta, quindi, di una revoca permanente, ma di una sanzione particolarmente lunga. Essendo una proposta del ministro Matteo Salvini vedremo e questa richiesta verrà messa in atto.