Pedaggi autostrada, arriva la stangata estiva: da questa data partono gli aumenti I Vacanze più care per gli italiani
Purtroppo anche quest’anno il salasso è arrivato e puntualmente l’ha fatto con l’estate che ha portato alcuni regali poco graditi agli automobilisti: parliamo del rincaro dei carburanti e dell’atteso e temuto aumento dei pedaggi autostradali.
L’ufficialità è arrivata con una nota del Mit, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che quantifica i rincari. Rispetto allo scorso maggio viaggiare in autostrada costa il 2% in più e dal prossimo primo luglio il pedaggio aumenterà di un ulteriore 1,34%, numeri che possono sembrare bassi, ma se sommati già alle attuali tariffe possono arrivare ad essere un salasso, specialmente per chi viaggia costantemente sulle nostre strade.
Questi rialzi, però, riguarderanno esclusivamente le tratte gestite da Autostrade per l’Italia. Il ministro Salvini ha spiegato come, attraverso la nota del Mit, avrebbe scongiurato un salasso decisamente maggiore, ovvero “un aumento che sfiora il 5% e che in Italia i rincari sulle tratte interessate sono inferiori all’inflazione”.
Il documento rilasciato dal Mit non ha solo questa informazione, ma contiene anche qualche buona notizia per gli automobilisti: viene confermato lo stop agli aumenti sulle Autostrade A24/A25 Roma-L’Aquila Teramo e diramazione Torano Pescara, con approfondimenti da parte del Ministero per un’eventuale riduzione.
Gli aumenti su tutti i tratti autostradali gestiti da Autostrade per l’Italia arrivano dopo ben cinque anni di stop ai rincari, cinque anni in cui coloro che viaggiavano molto gioivano. Aiscat, Associazione Italiana Società Concessionarie Autostrade e Trafori, sottolinea che gli ultimi rincari risalgono al 2018 “diversamente da quanto previsto dalla normativa vigente”, come si legge nella nota diramata dall’associazione.
L’Italia ha aumentato meno di altri paesi
Bisogna però spezzare una lancia a favore degli aumenti tariffari medi, i quali sono proposti dalle concessionarie e che risultano essere inferiori rispetto a quelli già concessi in altre nazioni europee dotate di sistemi concessori e regolatori simili, come per esempio la Francia con un +4,7% e la Spagna con un +4%, insomma tutto il mondo è paese e tutto sommato ci è ancora andata bene.
Una piccola consolazione per gli automobilisti italiani, che almeno hanno la possibilità di conoscere in anticipo l’importo da pagare per un viaggio in autostrada.
Merito di internet che offre varie opportunità per calcolare l’entità del pedaggio e anche le app per smartphone Android e iPhone non sono da meno. In entrambi i casi si tratta di strumenti molto semplici da usare, anche se non sempre precisissimi. Non resta quindi che attendere questi aggiornamenti e capire realmente quale sia l’entità del rincaro in modo da cercare differenti modi di risparmiare.