Pneumatici: arriva il nuovo dispositivo antinquinamento | Risolto un grave problema
L’usura degli pneumatici sulla strada e la loro massiccia sostituzione è di grave impatto sulle sorti dell’ambiente, ma potrebbe esserci una soluzione.
Il problema dell’impatto ambientale delle industrie e delle attività umane sul Pianeta, riguarda tutto e tutti. Tra le più impattanti e inquinanti, le microplastiche, un termine che sentiamo molto spesso nominare e prendere in causa: piccolissime particelle di plastica che compongono la maggior parte dei materiali.
Dannose per la salute stessa dell’uomo e poi per tutti gli ecosistemi. Il loro potenziale pericolo sta proprio nelle minuscole dimensioni: un diametro inferiore a cinque millimetri, possono viaggiare in lungo e in largo nell’aria e nell’acqua, senza essere neppure rintracciate.
Sappiamo bene che le microplastiche sono contenute quasi in qualsiasi oggetto o materiale di uso comune. Una gran parte di esse proviene dall’usura degli pneumatici sulla strada e dalla loro successiva sostituzione. Possiamo solamente immaginare la mole di pneumatici che ogni anno diventa rifiuto per esempio dopo il cambio di stagione.
La risoluzione al problema delle microplastiche è lungi dall’essere a portata di mano, ma qualcuno cerca di darsi da fare per tentare di trovare un rimedio, una sorta di cura. È il caso di una startup britannica che ha messo allo studio un dispositivo che potrebbe in qualche modo essere molto d’aiuto.
The Tire Wear, il dispositivo anti-inquinamento per gli pneumatici
La startup dal nome The Tyre Collective ha pensato quindi ad un dispositivo anti-inquinamento che posizionato dietro allo pneumatico, riesce a contenere, a catturare le particelle o microplastiche derivanti dall’abrasione, evitando che si disperdano nell’ambiente. Nasce nel 2019 e si chiama Tire Wear, quando l’inventore Timo Makowski, osservando le gomme della sua bicicletta consumarsi rapidamente, pensa ad un sistema che potesse evitare di farle disperdere nell’ambiente.
La funzione di Tire Wear sarebbe quella di prevenire lo stato di usura dello pneumatico e conseguentemente ridurre la quantità di microplastiche derivanti dall’usura e dalle sostituzioni delle gomme, con un occhio alla sostenibilità e all’ambiente. Il funzionamento avviene tramite delle piastre elettrostatiche ed è già stato testato, nello specifico per oltre 3.000 chilometri, già a partire dal 2022.
Una soluzione contro la dispersione delle microplastiche
Naturalmente si fa quel che si può, nel senso che il dispositivo in laboratorio riesce ad essere molto più efficace se pensiamo che riesce a catturare anche il 60% delle microplastiche emesse. Consideriamo poi anche un altro aspetto: il dispositivo nel funzionamento attira anche particelle estranee.
Si tratta principalmente di frammenti di plastica sempre di piccole dimensioni, tra gli 0,3 e i 100 micrometri. Ma che fine fanno le microplastiche assorbite dal Tyre Wear? Questi rifiuti diventeranno nuovi oggetti, quali elementi decorativi o gioielli. L’idea geniale e sostenibile è valsa il premio GreeTec Awards.