Il costo della vita aumenta, ed anche quello delle polizze ne risente. Il 2023 si è infatti aperto all’insegna dei rialzi dell’Rc auto. Non solo per gli assicurati che, a causa di un incidente con colpa hanno visto aumentare la loro classe, ma per tutti coloro che dovranno pagare un’assicurazione.
Negli ultimi dodici mesi, secondo l’Osservatorio Facile.it le tariffe delle polizze auto sono tornate a crescere per tutti. A dicembre 2022 per assicurare un veicolo a quattro ruote in Emilia-Romagna occorrevano, in media, 412,41 euro, vale a dire l’8,8% in più rispetto a dicembre 2021.
In provincia di Forlì-Cesena l’incremento è stato pesante, parliamo di circa 11% facendo spiccare la Romagna per aumenti in materia. Ravenna segna invece un +8,2% e Rimini è meno cara con un +6,3%.
Nonostante il rialzo, le tariffe per una Rc auto sono più basse della media regionale e nazionale. Con 398,09 euro, Forlì-Cesena è una delle tre province in regione che si colloca sotto i 400 euro.
Ma pensandoci, a cosa sono dovuti i rincari? “Premesso che l’osservatorio di Facile.it prende in considerazione le polizze online e non quelle sottoscritte presso le agenzie – spiega Matteo Mingozzi, titolare di un’agenzia a Forlì dell’Allianz Assicurazioni – i rincari sono reali. Da una parte c’è stato il tentativo delle compagnie di recuperare l’inflazione, scaricando però così un ennesimo costo sul consumatore finale, dall’altro le tariffe erano in effetti diminuite nel periodo clou della pandemia”.
Una volta era un rapporto fra il numero dei sinistri stradali in una provincia e i costi delle polizze Rc auto, ora p più nebuloso. “È vero fino a un certo punto. In realtà gli incidenti sono diminuiti negli ultimi 3 anni, per cui sarebbe stato logico attendersi un ritorno alle tariffe del 2019. Invece l’incremento si aggira in media sul 10%, anche per le politiche applicate dalle compagnie. Sarebbe opportuno – conclude Mingozzi – un intervento del governo per calmierare tali costi”.
Tra le altre numerose peculiarità che emergono dall’osservatorio di Facile.it c’è l’identikit dell’automobilista colpito dai rincari a causa di un sinistro con colpa. A peggiorare la propria classe di merito nel 2023 sarà il 2,81% del campione femminile e il 2,31% di quello maschile.
I pensionati sono la categoria che, in percentuale, ha dichiarato con più frequenza un sinistro con colpa, con cifre del 4%, seguono ma pressoché uguali gli imprenditori e quindi gli insegnanti. Le più prudenti risultano le casalinghe, che si confermano appunto coloro che hanno dichiarato anche nel corso del 2022 meno sinistri con colpa, forse per il poco utilizzo del veicolo.