Basata, come da tradizione, sulla Boxter, questa Cayman presenta un corpo macchina più leggero rispetto all’edizione precedente, guadagnando circa 30 kg secondo i calcoli dell’azienda. La sua rigidità è aumentata del 40% e anche i motori sono stati pompati a dovere, senza però scordare la riduzione dei consumi (il fatto che qualcuno abbia abbastanza soldi per comprarsi una Cayman, non significa certo che li voglia buttare dalla finestra). Si tratta della terza generazione della Cayman (anche se molti la considerano seconda in quanto il facelift del 2009 era difficilmente considerabile come un vero e proprio nuovo modello), più lunga e più bassa che mai, con un passo decisamente più pronunciato per aumentarne la manovrabilità. La gamma motori sarà uguale a quella della Boxter, ma i tecnici della casa di Stoccarda hanno pensato di rendere più grintosa la Cayman, aumentando di circa 10 CV la potenza massima di ogni propulsore. Il modello di base è ovviamente un flat six da 2.7 litri, in grado di produrre una potenza di ben 271 CV. L’accelerazione da 0 a 100 viene completata in 5,7 secondi (cambio manuale a sei marce) e in 5,6 secondi (PDK dual-clutch). Con il pacchetto Sport Chrono si può scendere persino a 5,4 secondi. Salendo un po’ di potenza, però, troviamo anche il 3.4 litri da 321 CV, che invece riesce a toccare i 100 km/h partendo da fermo in 5 secondi netti con il cambio manuale, abbassando a 4,9 e a 4,7 secondi con le varianti di cui sopra.