La capacità di guida deve essere dimostrata da precisi requisiti, l’ipotesi di controlli su strada per scongiurare il rischio incidenti.
Per ottenere l’idoneità al rilascio della patente di guida non bastano solo quelli che nel parlar comune chiamiamo decimi di vista, ma veri e propri requisiti visivi, parametri obbligatori previsti dalla normativa per il conseguimento o il rinnovo della patente. Ma che cosa si intende per requisiti visivi? Non solo semplicemente l’abilità di essere capaci di guardare bene agli oggetti vicini e a quelli lontani.
Tra i requisiti che il conducente deve dimostrare di avere per guidare un veicolo, quella che viene definita visione crepuscolare, la capacità di riuscire a vedere nitidamente quando la luce è scarsa, per esempio al tramonto. Poi deve possedere sensibilità al contrasto, saper riconoscere le diverse tonalità dello stesso colore.
Altro requisito visivo, il campo visivo, cioè il campo, lo spazio di visione percepito dall’occhio in osservazione di un punto fisso. Inoltre, proprio in ottemperanza alla capacità di guida, tra i requisiti di vista anche il recupero da un abbagliamento, dovuto ai fari di un’altra auto per esempio e che per qualche minuto offusca la visione.
La dimostrazione da parte del conducente e il relativo controllo da parte del medico e delle autorità preposte a tali funzioni, dei requisiti visivi per conseguire o rinnovare la patente, sono necessari per la salvaguardia della sicurezza e dell’incolumità del conducente stesso e degli altri che circolano su strada, anche i pedoni.
In altri Paesi come il Regno Unito, da tempo circola l’ipotesi di rendere una procedura standard il controllo su strada dei requisiti visivi dei conducenti, per ridurre i rischi legati alla sicurezza e gli incidenti. Le statistiche del posto parlano di cifre piuttosto elevate di incidenti dovuti a problemi di vista.
Una grossa fetta di percentuale mostra come sono i conducenti in età più avanzata, dai 70 anni in su a essere coinvolti. Sono tante le iniziative che sensibilizzano ai controlli oculistici regolari e per molti la soluzione ideale e più decisiva sarebbe proprio quella di mettere a punto dei test oculistici obbligatori effettuati dalla Polizia.
In questo modo si potrebbero sorprendere molti casi, prevenire molti incidenti o presunti tali, con la sospensione o il ritiro della patente di guida a chi non è più in grado di dimostrare quei requisiti previsti dalla legge. Ovviamente i controlli dovrebbero estendersi sulla totalità del parco conducenti, non escludendo nemmeno i più giovani. In Italia quando l’automobilista non rispetta i requisiti minimi di vista, in caso di accertamento può essere richiesta una visita alla Commissione Medica Locale dell’Asl, se l’esito dovesse essere negativo, la Motorizzazione può sospendere o revocare la patente.