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Il Codice della Strada impone agli automobilisti dei limiti di velocità da rispettare per tutelare la propria e l’altrui sicurezza.
Per l’automobilista è fondamentale conoscere le norme imposte dal Codice della Strada per non incorrere in pericoli e anche in sanzioni che gli costerebbero caro. Tra gli obblighi fondamentali da rispettare assolutamente, sia per la sicurezza che per il rischio di essere multati, ci sono i limiti di velocità.
È l’articolo 142 del Codice della Strada che disciplina l’argomento limiti di velocità che si differenziano a seconda del tipo di strada se urbana, extraurbana o autostrada, anche in base al grado di esperienza dell’automobilista perché per i neopatentati i numeri si abbassano ancora di più e in base al tipo di mezzo.
In caso di violazione dei limiti di velocità sono previste sanzioni e multe. I controlli effettuati con dispositivi come autovelox e simili, al valore rilevato viene sempre applicata una riduzione del 5% con un minimo di 5 km/h, esiste quindi un limite di tolleranza al fine di evitare abusi nei confronti del conducente.
I limiti di velocità per ogni tipo di strada
Per i centri abitati vale il limite di velocità di 50 km/h (con la possibilità di elevarlo fino a 70 km/h), per le strade extraurbane principali è 110 km/h, per le strade extraurbane secondarie e locali è 90 km/h e infine per le autostrade è di 130 km/h, per quelle a tre corsie più corsia di emergenza per ogni senso di marcia, dotate di dispositivi per il rilevamento della velocità, gli enti proprietari possono elevare il limite a 150 km/h.
Sui limiti di velocità ovviamente possono influire agenti esterni, come nel caso di quelli atmosferici, di cui il legislatore ha tenuto conto portando i limiti a 110 km/h per le autostrade e 90 km/h per le strade extraurbane principali in caso di precipitazioni atmosferiche di qualsiasi natura. Ovviamente i limiti sono descritti sempre dalla segnaletica stradale.
Esiste una “velocità minima”? L’articolo 141 del CdS
Esiste dunque un limite di velocità da non superare ma esiste anche un limite di velocità minima sotto al quale non si può circolare. Un’andatura particolarmente ridotta può causare ugualmente difficoltà nella circolazione e pericoli alla sicurezza e all’incolumità. In autostrada per esempio la soglia minima di velocità deve essere almeno di 80 km/h, quindi i veicoli che vi accedono devono poter sviluppare questi numeri.
Naturalmente capita che a causa del traffico, della nebbia, delle condizioni meteo, all’automobilista in autostrada capiti di guidare sotto gli 80 km/h. Al di là di qualsiasi congettura si può far riferimento all‘articolo 141 del Codice della Strada al comma I secondo cui il conducente ha l’obbligo di regolare la velocità del veicolo in modo che […] sia evitato ogni pericolo per la sicurezza delle persone e delle cose e ogni altra causa di disordine per la circolazione.