Posti di blocco, scattano i nuovi devastanti controlli di primavera I Se non ti sei ancora adeguato paghi uno sproposito
La primavera porta con sé nuovi obblighi da rispettare e nuovi controlli sulle strade, ecco a cosa fare attenzione.
La sostituzione degli pneumatici è un’obbligo da rispettare per tutti gli automobilisti, ormai un’abitudine consolidata, due volte all’anno. È giunta la primavera e tra qualche settimana porta con sé, oltre alle belle giornate, il dovere di cambiare le gomme, da quelle invernali a quelle estive. Oltre al rispetto della normativa del Codice della Strada, questa sostituzione è fondamentale ai fini del comfort di guida e della sicurezza sulla strada.
La data per il cambio gomme è fissata dalla legge al 15 aprile, l’automobilista avrà però a disposizione un ulteriore mese di tolleranza, quindi fino al 15 maggio per effettuare il cambio, un tempo utile per organizzarsi e trovare posto presso i gommisti spesso affollati nel periodo. Eccezione fatta per chi monta pneumatici quattro stagioni o gomme invernali con un indice uguale o superiore a quello indicato sulla carta di circolazione.
Chiunque dopo il 15 maggio, a eccezione delle categorie sopra indicate, monti ancora gomme invernali e non abbia effettuato il cambio incorrerà in sanzione, una multa consistente, da 85 euro ad un massimo di 1.695 euro fino al ritiro del libretto di circolazione. Le sanzioni sono le stesse anche se non si effettua il cambio da estive a invernali durante la stagione fredda.
Obblighi da rispettare, la revisione e il bollo dell’auto
Da tenere sempre sotto controllo, per evitare sanzioni pecuniarie e addirittura fermo amministrativo, l’aver effettuato la revisione, il controllo dell’efficienza del mezzo in termini di sicurezza e emissioni, da effettuare dopo 4 anni dalla prima immatricolazione entro il mese di rilascio del libretto e poi ogni due anni entro il mese in cui è stata effettuata l’ultima ispezione.
L’automobilista deve sempre ricordarsi, oltre alla manutenzione e ai tagliandi della vettura, anche delle questioni burocratiche che interessano i possessori di un’auto. Adempiere a certi oneri imprescindibili per la normativa del nostro Pese in termini di tasse di possesso, il pagamento del bollo auto, la tassa annuale per il possesso di una vettura iscritta regolarmente al Pubblico Registro Automobilistico, da pagare anche se non si utilizza il veicolo.
Una tassa fondamentale per i possessori di veicoli
Il bollo auto è una tassa su cui vige una regolamentazione regionale, quindi da regione a regione può variare anche in termini di costi. Dalla cadenza annuale, è diversa da veicolo a veicolo, varia a seconda della sua potenza espressa in kW, può essere riscosso fino all’ultimo giorno del mese successivo a quello della data di immatricolazione. Entro 14 giorni dalla data di scadenza è prevista una sanzione dello 0,1% per ogni giorno di ritardo più interessi legali giornalieri intorno allo 0,2%.
Se l’automobilista dimentica di pagarlo può eseguire un ravvedimento operoso, per rientrare in regola solo pagando una sanzione inferiore a quella prevista a seconda delle regole della propria regione. Se il mancato pagamento è recidivo, per tre anni consecutivi è prevista la radiazione del veicolo dal Pubblico Registro Automobilistico e l’impossibilità dunque di circolare.