Alcune abitudini di cui spesso ignoriamo la pericolosità, possono anche costare delle multe per niente effimere. Alcuni oggetti che usiamo comunemente in auto possono diventare un problema per la sicurezza se la visuale del conducente viene ostruita
Cruscotti e specchietti retrovisori sono senza dubbio gli spazi più amati dagli italiani per posizionare i propri amuleti e cercare di tenere lontana la sfortuna. Oggetti appesi allo specchietto retrovisore, navigatori installati in modo scorretto o intere collezioni di vignette autostradali incollate sul parabrezza possono portare ad una multa.
Ai conducenti che venissero trovati con quelle che vengono bollate genericamente come decorazioni potrebbe arrivare una multa esosa, ma anche la decurtazione dei punti della patente. La visibilità deve essere garantita e sgombra da oggetti. Durante la guida, infatti i conducenti devono guardare attentamente davanti a sé e intorno a sé, ma la loro visione non deve essere ostruita.
Il rischio maggiore è quello di mettere in pericolo la propria sicurezza e quella degli altri. I cosiddetti utenti vulnerabili della strada, soprattutto pedoni e ciclisti, rischiano di essere invisibili e fuori dalla vista dei conducenti.
Tuttavia, la maggior parte dei veicoli è piena zeppa di adesivi (croci, santi), i classici rosari che appaiono nello specchietto retrovisore, oppure ciondoli e vari altri oggetti che inevitabilmente bloccano la visuale.
L’art. 164 del Codice della strada, ossia Sistemazione del carico sui veicoli afferma che il carico di un veicolo deve essere collocato in modo tale da non cadere o disperdersi, ma anche per non ridurre la visibilità del conducente o impedire la sua libertà di movimento durante la guida. In realtà tenere il parabrezza in condizioni di massima efficienza e con un’ottima visibilità è una scelta di buon senso che può evitare situazioni spiacevoli.
In particolare, possono causare danni limitando il campo visivo completo del conducente e rallentando la sua reazione ai pericoli. Di base, elementi che possono essere di ostacolo non devono essere di una grandezza superiore ai 40 millimetri, o comunque non debbono essere piazzati nello specchietto retrovisore. Il rischio più alto è quello di mettere a repentaglio la propria e l’altrui incolumità. Gli utenti cosiddetti deboli della strada, su tutti pedoni e ciclisti, potrebbero infatti non essere inquadrati nell’angolo visuale del guidatore e rischiare di non essere visti.
La possibile multa, ancorché complicata e in molti casi già oggetto di vibranti contestazioni prevede una somma da € 87 a € 345 ed è prevista anche la decurtazione dei punti della patente.