Da conservare obbligatoriamente in auto, per eventuali controlli delle autorità, c’è un oggetto inevitabile per la sicurezza, in caso di emergenza o avaria.
Quando un conducente viene fermato sulla strada per un accertamento, un controllo da parte delle Forze dell’Ordine che fanno un posto di blocco, quello che ci si aspetta naturalmente è la verifica innanzitutto della presenza e della validità di tutta la documentazione per la circolazione posseduta.
Patente di guida, assicurazione, carta di circolazione, revisione e bollo. Poi anche un controllo generale delle condizioni dell‘auto e l’assenza di comportamenti che possano violare le norme del Codice della Strada, per esempio non aver allacciato le cinture di sicurezza.
L’assenza di uno dei documenti citati o la constatazione da parte degli Agenti di un’infrazione può costare all’automobilista una sanzione e il pagamento di una multa salata. Ma oltre ai documenti, diciamo cartacei, da tenere obbligatoriamente a bordo, c’è qualcos’altro a cui prestare attenzione.
Si tratta di un oggetto che deve per forza di cose essere sempre conservato a bordo dell’auto. Il motivo è che essendo un un dispositivo di sicurezza che va indossato in certe situazioni specifiche e in date circostanze, deve essere lì, sempre pronto all’uso, in qualsiasi momento.
Stiamo parlando del giubbotto catarifrangente, un dispositivo utile alla sicurezza del conducente in casi di avaria del veicolo e emergenze, che ha lo scopo di segnalare vistosamente la sua presenza sulla strada agli altri automobilisti, aumentare la sua visibilità anche in condizioni difficili come di notte. Infatti il giubbotto catarifrangente può essere di colore giallo o arancione.
La sua caratteristica è proprio quella di avere una superficie molto riflettente. Secondo le norme contenute nel Codice della Strada, l’utilizzo del giubbotto catarifrangente è obbligatorio in alcune situazioni particolari. A dirlo l’articolo 162 e la regola vale per tutti i conducenti, che siano di auto, mezzi pesanti, moto, autobus.
Quando si ferma o si parcheggia l’auto al lato della strada o sulla banchina. Inoltre quando le condizioni di visibilità sono scarse e l’illuminazione è carente e inadeguata. Ma soprattutto quando il conducente scende dal veicolo in aree disposte per la sosta di emergenza o sulla carreggiata di un’autostrada. In questo caso non solo i conducenti ma anche i passeggeri che escono dal veicolo, devono indossarlo.
Oltre al giubbotto catarifrangente, esistono anche le bretelle retroriflettenti, che non sono altro che delle bande applicabili sul petto o sulle spalle di un capo d’abbigliamento. La trasgressione della norma del Codice comporta una sanzione seguita da una multa che varia dai 42 ai 173 euro e la decurtazione di due punti dalla patente di guida.