Pulizia auto, divieto di lavare la macchina in estate: è obbligo I Se ti beccano la multa è assurda
La crisi idrica e la siccità che colpisce anche vaste aree dell’Italia, ha fatto scattare limitazioni e divieti relativi al consumo di acqua.
Il problema siccità riguarda senza ombra di dubbio anche il nostro Paese nel suo piccolo. Abbiamo potuto notare come, specie quest’anno, la mancanza di precipitazioni, ha posto ampie zone della penisola in una situazione allarmante. Letti di fiumi totalmente prosciugati che sono diventate per lunghi periodi aree da passeggio e le enormi conseguenze sul settore agricolo e alimentare, ma non solo, hanno fatto sentire gli effetti tragici della crisi idrica.
Ecco che quindi, specie durante il caldo e secco periodo estivo, si studiano mille modi e soluzioni per riservare, per risparmiare quantità di acqua. Ma questo succede anche durante i periodi dell’anno in cui si registrano fenomeni di siccità prolungata.
Amministrazioni ed enti locali cercano in ogni modo di rimediare e preservare questo bene così prezioso e vitale attraverso alcune limitazioni e divieti di consumo di acqua. È toccato anche ai proprietari di automobili, specie per un’attività che riguarda il settore, quella forse più dispendiosa in termini di quantità di acqua.
Rimedi contro la crisi idrica: il divieto di lavare l’auto a casa
In molti comuni è stato imposto il divieto di usare l’acqua per lavare auto, moto e mezzi privati. Come dicevamo nel corso della prima parte del 2023 a patire di più il fenomeno della siccità sono state alcune regioni, Emilia-Romagna, Piemonte, Lombardia e Veneto, con il fiume Po a simbolo di un bacino che soffriva la secca.
Ecco che tanti comuni, specie del Nord Italia, hanno imposto ai propri cittadini il divieto di lavaggio di auto e moto, quindi di lavare a casa propria i mezzi. Infatti i divieti riguardano solo i lavaggi effettuati privatamente, in ambito domestico, quelli presso gli autolavaggi sono esclusi, eccezione quindi per queste attività commerciali.
Sanzioni e multe per chi infrange il divieto
Numeri alla mano in Piemonte circa 250 comuni hanno aderito ed emanato ordinanze del genere, stessa cosa in Emilia Romagna. Spesso il divieto è circoscritto a delle ore della giornata, per esempio alcune amministrazioni emiliane hanno imposto il divieto di lavaggio dalle 8 alle 21. Anche il Veneto, come precedentemente detto si è messo a lavoro in questo senso, con il divieto di utilizzo di acqua potabile per lavare mezzi in luoghi privati.
Si registrano casi di divieto anche in alcune zone del Lazio, della Toscana e dell’Umbria. E chi non rispetta e infrange il divieto?Innanzitutto è puro senso di civiltà e di rispetto del pianeta e delle sue risorse ma se non dovesse bastare, come accade per la violazione delle norme, il trasgressore incorre nel rischio di sanzione e multa, che può diventare salata, da 25 a 500 euro.