Riforma Codice della Strada: la stretta per i recidivi si avvicina | Salvini: “sarà approvato prima di Natale”
Dopo l’approvazione del testo definitivo a settembre, tutti sono in attesa che il nuovo Codice della Strada entri in vigore sulle strade italiane.
Molto di recente il Codice della Strada in vigore sulle strade del nostro Paese è stato protagonista di un programma di aggiornamento e revisione da parte dl Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Parliamo di solamente di qualche mese fa, per l’approvazione del testo definitivo a settembre 2023.
Una riforma necessaria, come dalla grande attenzione ad essa rivolta dal ministro in persona Matteo Salvini, per rafforzare la sicurezza lungo le strade italiane, imporre nuove regole e inasprire sanzioni e pene. Ma quello che molti si chiedono è quando questo nuovo Codice della Strada entrerà in vigore.
Sembrerebbe proprio che i tempi siano brevi. È lo stesso ministro Matteo Salvini che, durante molte delle sue dichiarazioni alla stampa nazionale, ha affermato di augurarsi di vedere il nuovo Codice della Strada, operativo già prima della fine, nelle ultime settimane, di questo 2023.
Sappiamo bene però che i tempi della politica non sono di certo famosi per la loro celerità. Bisognerà comunque rispettare l’iter per il via libera del Parlamento, affinché il nuovo Codice possa entrare effettivamente in vigore sulle strade italiane. Sono davvero tantissime le novità che contiene.
Quando entrerà in vigore il nuovo Codice della Strada?
È presso Eicma 2023, il Salone del Ciclo e del Motociclo, che in questi giorni si sta tenendo a Milano, dal 9 al 12 novembre, che Matteo Salvini, ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, ha rilasciato qualche dichiarazione in merito all’argomento, in modo più specifico. Nelle sue parole, la speranza che i tempi siano brevi.
“Il mio obiettivo è che venga approvato entro Natale, perché sotto l’albero di tanti ciclisti, motociclisti, automobilisti e camionisti ci siano regole aggiornate all’anno del Signore”. Come poco prima affermato, le novità contenute nel nuovo Codice della Strada dovrebbero avere davvero molto peso e cambiare le cose sia in termini di sicurezza della circolazione, sia in termini di regole più ferree e sanzioni più dure.
La speranza di tempi brevi e la stretta sui recidivi
Non dimentichiamo infatti quanto centrale sia la battaglia contro la guida in stato di ebbrezza e alterata sotto l’effetto di stupefacenti. Di certo nel nuovo Codice non è stata fatta alcuna modifica ai vari livelli e limiti del tasso alcolemico, ma l’impatto delle nuove norme si farà sentire su chi li trasgredisce e su chi si rende recidivo.
È lo stesso ministro Matteo Salvini a spiegare in poche parole, ai microfoni e alle pagine della stampa cosa potrebbe succedere a chi infrange le regole, “prima sanzione ritiro della patente per un periodo limitato. Seconda sanzione: posso ritirarti la patente in caso di morte fino a 30 anni e installo a bordo dell’autovettura l’alcol-lock, che inibisce l’accensione del motore”.