Riforma Codice della Strada: Salvini introduce un nuovo divieto sotto mentite vesti | Si rischia anche 3 anni di sospensione della patente
Nel nuovo Codice della Strada, pesanti sanzioni per chi guida sotto l’effetto di alcol e stupefacenti e spunta anche un divieto “celato”.
Finalmente il nuovo Codice della Strada è realtà. Il testo della riforma è stato approvato durante la riunione del Consiglio dei Ministri del 18 settembre, dopo un lavoro del Governo e del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti durato mesi. Lo scopo è quello di regolare e rendere più sicura la circolazione sulle strade italiane.
Ancora troppi morti, ogni giorno, come ci racconta quotidianamente la cronaca. I temi toccati dalla riforma sono tanti e tutti degni di primaria importanza. Da quelli più attuali, anche in fatto di peso mediatico, come l’argomento neopatentati e limiti di guida, ma anche monopattini e regolamentazione della loro circolazione in città.
Anche il dibattuto tema degli autovelox non poteva mancare, rendere i dispositivi uniformi e omologati su tutto il territorio nazionale, per una maggiore trasparenza e tutela degli automobilisti. Regole più chiare e pene più dure per chi commette infrazioni sulla strada.
Grande centralità per l’argomento guida in stato di ebbrezza e in stato alterato sotto l’effetto di sostanze stupefacenti attraverso regole più dure e stringenti. La sanzione inasprita è la sospensione della patente fino a tre anni. E non finisce qui.
La riforma del Codice della Strada: sanzioni più severe
Per i recidivi, che nel biennio sono stati trovati positivi all’alcol test, per più di una volta, vige l’obbligo di dotare la propria auto di alcol lock. Da installare a proprie spese, si tratta di un dispositivo capace di bloccare la partenza del motore dell’auto nel caso il tasso alcolemico del conducente è superiore a zero.
Quindi per coloro che sono protagonisti di violazioni ripetute nel tempo il limite addirittura scende sotto lo zero, non potranno bere nemmeno una minima quantità (il limite per tutti gli altri è di 0,5 grammi per litro di sangue). La patente di guida potrà essere ritirata e sospesa, anche in caso di semplice sospetto di guida sotto effetto di sostanze stupefacenti, in attesa del risultato delle analisi.
Il divieto nel divieto, la guida in stato alterato
Nel nuovo testo della riforma del Codice della Strada, la dicitura “guida in stato di alterazione psico-fisica” viene superata da “guida dopo l’assunzione di sostanze stupefacenti”. Un cambio di terminologia a cui far caso. Prendiamo il caso di accertamento da parte delle forze dell’Ordine, di verifica attraverso le analisi e di un risultato che presenti tracce di droga nel sangue.
Le sanzioni verranno applicate anche se quel consumo risale a giorni prima, e ovviamente rimane nel sangue, anche se il conducente al momento della guida era lucido. In pratica l’introduzione di un divieto nel divieto: quello di non utilizzare nessun tipo di droga sempre, non solo quando si è alla guida.