Riforma Codice della Strada: se hai meno di 20 punti basta una multa per toglierti la patente
L’aggiornamento delle norme del Codice della Strada da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti prevede regole più severe.
La bozza del ddl sulla riforma del Codice della Strada che è stato presentato in Consiglio dei Ministri in data 22 giugno, prevede regole molto più severe e rigide in ambito di normativa stradale e della circolazione. Nelle sue righe si legge infatti una novità che non è proprio da poco conto.
Le nuove regole stabiliscono che l’automobilista che viene multato per eccesso e superamento dei limiti di velocità imposti dalla legge o/e per altre infrazioni del Codice della Strada che comportano la decurtazione dei punti dalla patente di guida, può incorrere nella sospensione di quest’ultima se già si trova sotto il limite di 20 punti.
Se si va sotto i 20 punti, la sospensione della patente di guida può andare da un periodo di 7 a 15 giorni, che varia proprio a seconda del numero di punti accertati durante il controllo. Inoltre bisogna aggiungere che in caso, durante la violazione delle norme stradali, si sia anche causato un incidente, i giorni di sospensione della patente raddoppiano.
La regola dei 20 punti, una multa può costarti la patente
Tra le infrazioni che l’automobilista potrebbe commettere, indicate appunto nella bozza del ddl, ci sono il divieto di sorpasso, il mancato rispetto del senso vietato e anche il superamento di oltre 10 km/h e di non oltre 40 km/h i limiti di velocità. Ma ci sono anche altre novità o comunque aggiunte e aggiornamenti all’interno del ddl presentato nel CdM.
Per esempio, al centro del dibattito legislativo anche l’argomento neopatentati, tra l’altro molto discusso anche nelle ultime settimane per via dei più recenti e tragici fatti, con riferimento preciso all’incidente avvenuto nei pressi di Roma e che è costato la vita ad un bambino.
Regole più rigide per neopatentati e guida in stato di ebbrezza
I neopatentati dovranno rispettare dei vincoli riguardanti la potenza delle auto che potranno guidare per i primi tre anni dal conseguimento della patente. Adesso il limite è di un anno. Quindi solo dopo tre anni sarà possibile mettersi al volante di autovetture (categoria M1) a motore termico, potenza specifica, riferita alla tara, superiore a a 55 kW/t e/o comunque potenza massima pari o superiore a 70 kW.
Nella sua opera di riforma e aggiornamento del Codice della Strada, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, pone l’accento anche sulla questione centrale della guida in stato di ebbrezza e sotto l’effetto di sostanze stupefacenti e annuncia regole più stringenti: sospensione della patente di guida per chi viene sorpreso al volante in stato alterato da alcool o droghe, per i recidivi anche l’obbligo di alcol lock, ma anche al cellulare, tutte quelle scorrettezze che possono provocare incidenti anche molto gravi.