Rinnovo patente, non aspettare la scadenza: ora chiedono di sottoporsi a un altro esame di guida se non rispetti le tempistiche | È peggio che rifare la prova pratica
Se la patente risulta essere scaduta da troppi anni, rinnovarla potrebbe diventare un procedimento più impegnativo per l’automobilista.
Potrebbe capitare, nella vita di un’automobilista dover smettere di guidare, per qualsiasi motivo, dalla salute a un viaggio di lavoro, famiglia, problemi vari, e accantonare auto e patente. Di certo nonostante il passare del tempo, è impossibile dimenticare come si faccia a guidare, ma si diventa un po’ più arrugginiti.
Ma se si volesse tornare a guidare e per esempio la patente fosse scaduta da molto tempo, addirittura fossero passati anni, cosa è giusto che faccia l’automobilista interessato per poter ricominciare a guidare? Ecco quali sono i passi da fare se la patente è scaduta da più di cinque anni e si volesse ritornare al volante.
Se la patente in questione è scaduta da meno di cinque anni rispetto alla sua data di scadenza, quello che c’è da fare è seguire la procedura standard del rinnovo patente. Questo significa recarsi e effettuare visita medica, che accerti i requisiti psico-fisici di conformità alla guida, e pagare i versamenti dovuti per il rinnovo.
Di solito è una pratica che si può facilmente sbrigare presso le autoscuole. Esistono però delle eccezioni, sempre se la patente dovesse risultare scaduta da meno di cinque anni, ma comunque da più di di tre, in cui la Motorizzazione potrebbe esigere un ulteriore provvedimento di revisione della patente.
Rinnovo patente: quando passa troppo tempo dalla scadenza
Questo solo se quest’ultima ritenesse di avanzare dei dubbi sui reali requisiti del conducente sulla idoneità alla guida. Ma cosa succede se la patente di guida risulta essere scaduta da più di cinque anni? Ci troviamo in una situazione più macchinosa del primo caso. Tra le fonti normative si fa riferimento all’articolo 126 comma 8-ter del Codice dell Strada.
Secondo cui se la patente risulta scaduta da più di cinque anni, per affermarne la validità è necessario ripetere quello che viene definito “esperimento di guida” per comprovare l’idoneità del titolo di patente. Questo esperimento di guida prevede che il conducente dia prova di almeno una delle manovre e di almeno tre comportamenti di guida nel traffico.
L’obbligo di ripetere l’esame pratico di guida
Se l’esito dovesse essere negativo, seguirebbe la revoca della patente. Quindi se sono passati cinque anni o più dalla scadenza della patente, il conducente deve ripetere sostanzialmente l’esame pratico di guida, ovviamente a seconda della categoria di guida esibita e posseduta.
Questa prova dura all’incirca 15 minuti per le categorie di patente A e B e 25 minuti per quelle C e D. Si può effettuare da privatista o dietro sostegno di un’autoscuola, dopo compilazione di un modello, il TT746 e il versamento di 16,20 euro, per poter riavere il volente tra le mani.