Quando si resta coinvolti in un incidente stradale, una volta effettuati i dovuti controlli di sicurezza, è infatti necessario dedicarsi al lato pratico della questione, come al risarcimento danni incidenti stradale.
La richiesta di risarcimento danni per incidente stradalese va a buon fine può considerarsi un utilissimo supporto economico, specie quando si tratta di danni fisici da guarire con cure mediche talvolta costosissime.
Nelle prossime righe proveremo ad analizzare ogni aspetto burocratico che segue uno scontro tra veicoli.
Quali sono le cose da sapere per non farsi trovare impreparati? Proviamo a fare un po’ di chiarezza.
La maggior parte delle persone che si trovano coinvolte in un sinistro si trovano in una situazione di spaesamento tale da non riuscire a gestire nell’immediato la crisi. In questi casi può essere utile studiare un iter preciso, che segue delle dinamiche da manuale.
L’iter in questione ha come primo step il controllo dello stato di salute di tutti i coinvolti. In primo luogo si controllano i passeggeri della nostra vettura e immediatamente dopo si scende dall’auto per sincerarsi che anche gli altri stiano bene.
Non appena vi sarete assicurati che tutte le parti coinvolte non abbiano riportato lesioni, potrete dedicarvi all’aspetto pratico della questione.
In caso contrario vi invitiamo ad allertare i soccorsi e a denunciare l’accaduto alle autorità locali, ricordandovi quanto importante sia prestare soccorso in caso di incidente automobilistico.
In caso di soccorso va sempre segnalato l’accaduto alla compagnia assicurativa, che quantificherà i danni mandando un perito esperto.
È infatti il gruppo assicurativo a dover coprire le spese dei danni, in particolare quello del responsabile del sinistro. Arrivati a questo punto, tuttavia, è necessario fare qualche doverosa precisazione sulla responsabilità del sinistro.
Prima di richiedere un risarcimento danni incidenti stradale è necessario provare a stabilire chi deve pagare. Siccome a pagare è sempre il responsabile dello scontro – o meglio la compagnia che lo rappresenta – è quindi di fondamentale importanza provare a capire quali sono state le cause del sinistro.
Nella maggior parte dei casi non è difficile capire chi sia stato a causare l’incidente o come. Quando farlo risulta complesso, però, entrano in gioco i testimoni o anche i verbali compilati dalle Forze dell’Ordine.
Esistono anche situazioni in cui la responsabilità va attribuita in modo del tutto paritario ad entrambi gli attori dell’incidente: in questo parleremo di responsabilità paritaria e le due parti saranno entrambe obbligate a pagare i danni al 50%.
Come abbiamo detto, la prima cosa da fare dopo un incidente automobilistico è denunciare quanto successo alla compagnia assicurativa. Per poterlo fare vi basterà completare il modulo CAI (modulo blu), che sancisce un accordo di constatazione amichevole.
Assieme alla stessa sarà necessario presentare anche la richiesta di risarcimento danni per incidente automobilistico. Essa può essere però avanzata entro non oltre un limite di due anni a partire dalla data dello scontro.
Quando lo scontro è di entità più grande – come nel caso di un tamponamento a catena – la richiesta dev’essere presentata alla compagnia assicurativa che rappresenta il responsabile del sinistro.
Quando si parla di risarcimento danni a seguito di un incidente stradale bisogna dividere per definizione i danni al mezzo e i danni alla persona. Com’è facilmente intuibile, i danni al mezzo si occupano di ripristinare la struttura del veicolo a seguito dell’urto con un risarcimento emesso in base alla quantifica delle spese di manutenzione.
Più complessa e spinosa è la questione legata ai danni della persona. A tal proposito possiamo riconoscere danni patrimoniali, biologici e morali.
Se il sinistro è causa di un ferimento – che sia lieve oppure grave – il ferito potrà richiedere un risarcimento per l’invalidità, per le spese mediche e anche per il mancato guadagno dato ad esempio dalla riduzione delle ore lavorative.
Nel caso di invalidità permanente sarà l’Inps a emettere una pensione, la cui somma verrà detratta dal risarcimento finale.
In caso di reato – come ad esempio una lesione di carattere colposo – è possibile anche richiedere un risarcimento per danni.