Il britannico ha condotto una gara pressoché impeccabile nonostante la partenza sbagliata. Hamilton, dopo essersi difeso dall’attacco di Rosberg, ha subito tentato di prendere Vettel, ma ha subito capito che oggi la Ferrari sarebbe stata imprendibile con un attacco diretto.
A quel punto, si è visto un Hamilton che qualche anno sarebbe stato impossibile vedere: il calcolatore. Lewis ha risparmiato gli pneumatici per tentare di ritardare il più possibile la prima sosta e, poi, arrivare a fine gara con le gomme montate nel pit stop. Così è stato, sorprendendo tutti e vincendo una gara bellissima.
Seconda posizione per Sebastian Vettel, che recupera anche importanti posizioni in classifica costruttori grazie a questo ottimo risultato. Il tedesco è stato autore di una partenza strepitosa, “bruciando” le Mercedes e scappando subito via. Forse con una strategia diversa del muretto Ferrari, Vettel avrebbe potuto vincere, ma intanto dopo questo weekend c’è solo il bicchiere mezzo pieno da guardare: il gap di potenza con le Mercedes è stato colmato e sembra che la via che si sta seguendo per lo sviluppo è quella giusta.
Probabilmente, però, in casa Ferrari si dovrebbe lavorare un pò sulle strategie, visto che oggi la scelta di richiamare Vettel è stata fatta sulla base di dati incerti relativi alla durata degli pneumatici Soft.
Terza posizione per Valtteri Bottas che, nonostante una gara anonima, ha conquistato un ottimo risultato. Il finlandese è stato l’unico – a parte Hamilton – ad adottare la strategia ad una sola sosta e questa scelta lo ha ripagato.
Quarta posizione per un Verstappen che ha strappato diversi sorrisi al muretto Red Bull nelle fasi finali di gara quando, con pneumatici Ultra Soft praticamente terminati, ha tenuto dietro un arrembante Rosberg che aveva la vettura equipaggiata con coperture Soft nuove.
Quinta posizione per Nico Rosberg, che dopo la prima curva era in decima posizione. Il tedesco, infatti, ha tentato di superare Hamilton, che si è difeso veementemente, che lo ha costretto ad andare sull’erba. Da lì in poi, il tedesco ha dovuto aspettare il quarto giro e l’autorizzazione ad utilizzare il DRS per riuscire a superare la McLaren-Honda di Fernando Alonso e mettere in piedi una discreta rimonta.
E stava andando tutto bene fin quando non ha trovato sulla sua strada Max Verstappen che, oltre ad essere un osso duro, ha dimostrato di avere attributi da vendere. Il confronto tra i due è finito con un testacoda di Rosberg dovuto ad un errore all’ultima staccata.
Sesta posizione per Kimi Raikkonen, che ha sofferto molto con gli pneumatici Super Soft montati al primo pit stop.
Settima posizione per Daniel Ricciardo, anche lui autore di una gara senza acuti.
Da segnalare la nona posizione di Carlos Sainz, che partiva dalle retrovie a causa dell’errore commesso ieri in qualifica.
Chiude la top ten un opaco Sergio Perez, che non è riuscito ad essere aggressivo come al solito.
Dimostra di aver fatto qualche progresso anche la McLaren-Honda che si presentava in Canada con una power unit aggiornata. Button purtroppo è stato costretto al ritiro causando “l’ingresso” della Virtual Safety Car all’undicesimo giro, mentre Alonso è stato velocissimo – soprattutto nelle fasi iniziali di gara – tanto da tenere dietro la Mercedes di Rosberg in fase di accelerazione.
Ecco la classifica finale: