Lo hanno ribattezzato “tolleranza zero” , il nuovo ddl sicurezza non lascia spazio all’ incertezza, si rischiano sanzioni durissime.
Tanto attesa e tanto dibattito intorno all’approvazione del ddl sicurezza, una delle bandiere dell’impegno e del lavoro di Matteo Salvini, Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti. Le nuove misure in esso contenute non lasciano spazio a incertezze e flessibilità. Tantissimi i temi toccati dalla riforma.
Centralissimo quello della guida in stato di ebrezza e sotto l’effetto di stupefacenti, ma anche spazio per rendere più sicura e regolamentata la circolazione dei monopattini in città con obbligo di casco, codice identificativo e assicurazione.
E ancora, il ministro lo aveva promesso, normativa più trasparente per gli autovelox, che vanno resi omologati e uniformi su tutto il territorio nazionale. Sempre in tema di sicurezza e incolumità un piano salva ciclisti e nuovi vincoli per le auto che i neopatentati possono guidare, e molto altro ancora.
Una delle novità di questo ddl, che martedì 27 giugno è stato approvato dal Consiglio dei Ministri, riguarda le misure più drastiche e sanzioni più severe per la violazione di alcune norme della strade più di altre. Sappiamo bene, anche dai suoi discorsi e dalle sue dichiarazioni, che il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, il vicepremier Matteo Salvini, con questa riforma della sicurezza stradale intende soprattutto dare filo da torcere alla guida in stato di ebbrezza e dopo aver assunto sostanze stupefacenti.
Il nuovo ddl prevede che in caso si venga sorpresi alla guida sotto l’effetto di alcool o di droghe, oltre alla multa, il ritiro della patente è immediato per un periodo da 20 giorni fino a 3 anni, nel caso si trattasse, di un primo episodio di infrazione del Codice. Ma le cose si fanno particolarmente dure per coloro che sono recidivi nella violazione della legge: previsto il ritiro della patente fino a 30 anni.
Previsto anche l’utilizzo a bordo dell’auto, per gli automobilisti recidivi nel reato di guida in stato di ebrezza e sotto l’effetto di droghe, del dispositivo “alcolock” che inibisce l’accensione del motore del veicolo se il conducente ha un tasso alcolemico superiore a zero, per loro il divieto assoluto di assumere alcool prima di mettersi al volante.
Per la guida sotto l’effetto di droghe, valgono le stesse rigide misure. Infatti una volta accertata la positività al test rapido, è immediato il ritiro della patente e il divieto di conseguire il titolo di guida nei successivi tre anni. È il caso di dire che davvero questo ddl promette tolleranza zero per i comportamenti scorretti e pericolosi per se stessi e gli altri su strada, è anche così che lo hanno ribattezzato in molti.