Rubens Barrichello, la denuncia fa il giro del mondo: “Dolore e rabbia senza precedenti”
Prima la tragedia, poi la scoperta che rende tutto ancora più triste. La morte del suo cane ha sconvolto Rubens Barrichello.
Una vera e propria tragedia quella che ha sconvolto la vita di Rubens Barrichello, il campione ed ex pilota di Formula Uno che ha fatto parte per tanti della scuderia Ferrari. Il pilota brasiliano ha infatti denunciato sui social quello che gli è accaduto.
Un dolore che difficilmente riuscirà a superare, soprattutto per la rabbia che l’ex pilota sta provando in queste ore. Purtroppo infatti il suo cane Speedy non c’è più. Ma a far ancora più male è la scoperta che è avvenuta dopo la morte del suo cane da parte di Rubens Barrichello.
L’ex ferrarista ha infatti pubblicato sui social un post in cui denuncia la morte del suo cane, dicendo che gli sono stati trovati nello stomaco ben 11 mozziconi di sigaretta. Una notizia che ha sconvolto la sua famiglia e che ha fatto pensare che molto probabilmente l’animale poteva essere salvato.
Undici mozziconi di sigaretta nello stomaco di Speedy
“Mio Speedy, te ne sei andato troppo presto“. Si legge così nel post pubblicato da Rubens Barrichello sulla sua pagina Instagram ufficiale. L’uomo ha infatti condiviso la triste notizia con gli utenti che seguono il suo profilo.
“Speedy era un cane deciso e di razza docile – spiega ai suoi followers – Nel palazzo in cui vivevamo camminava molto ed era super educato”. Poi l’ex pilota racconta i momenti in cui tutto è degenerato: “Abbiamo iniziato a vedere che si sentiva male e voleva sempre andare nello stesso posto – ha detto – Quando mio figlio è sceso, ha visto che c‘erano molti mozziconi di sigaretta e altre sigarette molto più potenti”.
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La rabbia del pilota
Poi il pilota scrive che purtroppo il piccolo Speedy ha sviluppato una malattia che non generava più alcune proteine nel corpo. Fino alla triste scoperta: “Nel suo stomaco sono stati rimossi 11 mozziconi di sigaretta. Non riusciva più a mangiare”.
Un appello di tristezza, ma anche di rabbia che non riesce a scemare. “Raccogliamo la cacca del cane con un sacchetto e la buttiamo nella spazzatura – racconta il pilota – dunque sarebbe educato se anche le persone che fumano avessero questo atteggiamento”.