Sanatoria multe, non paghi niente ma solo se sai questa cosa I Tantissimi italiani fregati da un dettaglio
Il costo delle multe rappresenta una spesa imprevista che spesso ci colpisce quando meno ce lo aspettiamo.
Avere la macchina in sosta vietata, superare i limiti di velocità o guidare sotto l’influenza di alcol sono solo alcune delle infrazioni che possono portare a sanzioni. Sebbene molti automobilisti cerchino di evitare le multe adottando un comportamento corretto alla guida, a volte capita di incappare in situazioni in cui si commette un errore.
In caso di multa è importante pagare per tempo l’ammenda, in modo da evitare costi aggiuntivi. Se si è certi di aver commesso l’infrazione, è meglio non rimandare il pagamento, perché il ritardo potrebbe comportare l’addebito di sanzioni aggiuntive, chiamate “interessi di mora”. Inoltre, non pagare le multe potrebbe portare a conseguenze ancora più gravi, come l’iscrizione del debito nell’elenco dei protesti e la notifica di una cartella esattoriale, con un costo ben superiore rispetto alla multa originale.
Tuttavia, esiste anche la possibilità di fare ricorso al giudice di pace o al prefetto, in modo da contestare la multa. In questo caso, è necessario presentare una richiesta scritta rispettivamente entro 30 e 60 giorni dalla notifica della sanzione. Il ricorso può essere presentato per motivi tecnici o giuridici, ad esempio se si ritiene che l’infrazione contestata non sia stata commessa o se si contesta l’ammontare della multa.
La nuova legge di bilancio sta però dando una mano a tutti coloro che, per modifiche cifre, si trovano ancora in stato debitorio nei confronti dello Stato e/o di Comuni.
La Legge di Bilancio 2023 prevede infatti l’azzeramento automatico delle cartelle esattoriali residue di importo inferiore ai 1000 euro, già affidate all’Agenzia delle Entrate-Riscossione entro il 31 dicembre 2015.
Il beneficio per il debitore dipende dalla natura del debito e dal creditore. Se il debito nasce da una sanzione amministrativa come quelle per violazioni del Codice della strada, l’azzeramento vale solo per gli importi aggiuntivi rispetto alla “multa” stradale.
L’eccezione sono le multe “statali” accertate dalla Polizia, Carabinieri o altri agenti statali, in cui si azzera anche l’importo della sanzione originaria. Tuttavia, i Comuni e le Province possono decidere di non aderire alla sanatoria e mantenere intatto il carico originario. In questo caso, il debitore può aderire entro il 30 aprile alla Rottamazione Quater che consente di azzerare tutte le somme diverse dalla parte capitale, con la sola eccezione delle spese sostenute per la notifica da parte dell’ente. È possibile fruire della Rottamazione Quater versando per intero, e entro la scadenza, l’importo corrispondente alla multa vera e propria. La sanatoria vale anche per chi sta già pagando a rate.
Se poi siamo tra i fortunati per cui ricadiamo nelle rare ipotesi in cui la notifica non arrivi entro i limiti stabiliti per legge oppure l’ente di riscossione non abbia i documenti che dimostrino la tempestività della notifica stessa, nulla a questo punto è più dovuto!