Sanzioni, non arrivano più a casa | Le emettono lo stesso ma non lo sai
Quando si viene colti in flagranza di reato, o si commette un’infrazione stradale, occorre sempre pagare un’ammenda salata. Il che non fa piacere a nessuno, specialmente se non la riteniamo giusta e ricorriamo al giudice.
Questo però fa saltare tutte le possibilità di pagare la sanzione entro i 15 giorni dalla contestazione con uno sconto. Quello che però desta ancora più rabbia è un metodo di pagamento arcaico e desueto che non prevede l’ultimo di normali vie, ma fa perdere un sacco di tempo, oltre che essere lungo e a volte crea confusione per via dei giorni.
Questo accade perché le lettere vengono mandate a mano e tutto viene rallentato dai tempi di consegna che possono diventare biblici se per qualche ragione non riusciamo ad andare a prendere la nostra odiata lettera verde in posta.
Ma, a partire da martedì 30 gennaio 2024, arriva la svolta per molti cittadini italiani. In particolare la novità è stata attuata a Torino, dove i cittadini che hanno eletto un domicilio digitale riceveranno le notifiche delle multe per violazioni al Codice della Strada attraverso una mail PEC.
Stiamo parlando della “Posta elettronica certificata”, il che farà snellire di molto i tempi di consegna e di pagamento delle multe senza più l’angoscia di doversi recare in un ufficio postale per fare lunghe code.
Niente più code
In questo modo resterà il “danno” di dover pagare la multa, ma almeno no la “beffa” di doversi fare ore interminabili in coda alle poste.
La Polizia Locale di Torino, infatti, potrà interrogare gli elenchi dei domicili digitali dei soggetti privati registrati all’Indice Nazionale dei Domicili Digitali senza dover per forza ricorrere a altri metodi.
Nuova opportunità
Con questa nuova opportunità, “Ente e cittadino, beneficeranno di un consistente risparmio di tempo dovuto a una forma di comunicazione più rapida e tempestiva“, fanno sapere dal Palazzo Civico torinese.
Così facendo, il Comune di Torino avrà la conferma immediata di ricezione da parte del cittadino e un risparmio economico derivante da una riduzione dei costi rispetto alle notificazioni “effettuate con sistemi di tipo tradizionale”, i quali in ogni caso si può star tranquilli, poichè continueranno comunque a essere effettuate per le persone non in possesso di domicilio digitale, per questo non vi è l’obbligo di avere una PEC. Questa è una cosa che tengono ancora a precisare da piazza Palazzo di Città, ma fanno sapere che: “anche l’ambiente trarrà benefici derivanti dal risparmio di carta e dalla riduzione dei viaggi dei messi notificatori”.