Stellantis e lo scandalo AdBlue, la compagine ha dovuto ammettere l’errore, gli automobilisti tirano un sospiro di sollievo.
Stellantis è tra le holding internazionali maggiori per quello che riguarda le automobili. Suoi moltissimi dei marchi automobilistici più conosciuti in tutto il mondo, tra cui Fiat, Citroen e anche Peugeot. Negli ultimi tempi alcune di queste case automobilistiche hanno dovuto rispondere a una precisa accusa che riguarda l’AdBlue. Gli automobilisti sanno bene che si tratta di un liquido indispensabile per le auto a motore diesel e con catalizzatore selettivo SCR.
Nei mesi scorsi il serbatoio di questo liquido indispensabile per tutte le auto diesel omologate secondo norma Euro 6C e successive ha dato non pochi problemi agli automobilisti, che sono insorti.
Sappiamo bene che l’automobile ad oggi è divenuta un bene primario per ognuno di noi e ritrovarsi a non poterla utilizzare per una presunta rottura non è affatto piacevole. Ancora meno lo è il dover sborsare una cifra piuttosto elevata per poter riprendere con l’utilizzo dell’automobile.
Questo però è quello che è successo ad alcuni possessori di modelli diesel a marchio Peugeot e Citroen. Dati alla mano le associazioni dei consumatori sono insorte e la segnalazione è arrivata all’Antitrust con diffida e rischi di sanzioni per pratiche commerciali scorrette.
In alcuni modelli Citroen e Peugeot veniva segnata l’assenza di AdBlue all’interno del serbatoio, ma in realtà questo era pieno. Il vero problema è che, la semplice segnalazione della mancanza del liquido faceva in modo che la vettura non si azionasse e quindi l’automobilista non potesse utilizzarla.
Un guasto che a cui inizialmente hanno dovuto provvedere gli automobilisti, con un esborso economico che poteva arrivare anche a 1200 euro per la riparazione effettiva. Una spesa non di poco conto, che ha spinto il consumatore a volere un rimborso essendo un errore di fabbricazione dell’auto e non una rottura dipesa da loro.
“Avrebbero dovrebbero informare chiaramente i consumatori del problema e offrire riparazioni gratuite a tutti i consumatori interessati”. Queste le parole di Altroconsumo. Citroen e Peugeot hanno quindi dovuto cedere in maniera definitiva ed annunciare che verranno rimborsati gli automobilisti che hanno già provveduto all’intervento e verranno pagati gli interventi che ancora devono essere fatti.
Il rimborso sarà in base al periodo in cui la riparazione è avvenuta e quanto la macchina è vecchia. Il rimborso sarà pari all’80% nel caso in cui l’auto sia relativamente giovane e la riparazione è avvenuta da poco, solo fino a un massimo di 230 euro nel caso di automobili e riparazioni avvenute fra gennaio 2021 e febbraio 2023.