Se parcheggi l’auto così non infrangi solo il Codice della Strada, rischi il penale I Ti pentirai amaramente di averlo fatto
Il parcheggio è una manovra necessaria per ogni automobilista. Trovare un posto per l’ auto non è sempre semplice tuttavia, è meglio fare attenzione al tipo di luogo della strada che occupiamo. Il codice della strada e la legge non perdonano.
Per salvaguardare l’ordine pubblico, i parcheggi sono disciplinati in maniera che si possano posizionare in spazi che non danneggino la circolazione degli altri utenti della strada. Nei centri cittadini gli spazi riservati al parcheggio sono delimitati da strisce bianche o blu mentre sono gialle le strisce che delimitano aree di parcheggio per particolari categorie di veicoli o utenti.
Come noto, infatti, il parcheggio può essere riservato a particolari categorie di veicoli o di utenze come avviene per disabili. L’ articolo 188 del Codice della Strada prevede sanzioni salate per la sosta vietata contro chi parcheggia senza averne titolo negli spazi riservati ai disabili, che vanno da un minimo di 168 a 672 €, più la decurtazione di 6 punti dalla patente
Ben più pesante è la situazione di un’auto parcheggiata che blocca il passaggio di altri veicoli. Secondo una sentenza del 2016 emessa dalla Corte di Appello di Palermo, chi blocca l’entrata o l’uscita da uno spazio privato commette un illecito amministrativo ma anche un reato penale.
Non solo, quindi, una semplice multa per violazione del codice della strada (illecito amministrativo) a carico di chi blocca l’uscita o l’entrata da o per un garage, un cancello, un box auto, l’ingresso a un cortile, un edificio ecc., ma anche un procedimento penale vero e proprio.
Reato di Parcheggio
Nei casi di parcheggio costruttivo che blocchi cioè la circolazione si configura il reato di violenza privata previsto dall’articolo 610 del codice penale. Questo, prevede la reclusione fino a quattro anni. Con un altra sentenza del 2018, la Corte di cassazione ha specificato che il reato di violenza privata si configura anche se l’auto blocca il passaggio di un’altra per qualche minuto.
Questo reato che prescinde dall’intenzione di procurare un danno al soggetto “ostruito” (cosiddetto dolo); anche la semplice noncuranza, disattenzione o dimenticanza può portare al procedimento penale. Solo il caso sopravvenuto per forza maggiore, non prevedibile e non altrimenti evitabile, dettato dalla necessità di tutelare un bene di rango superiore (come la propria vita o quella di un’altra persona) potrebbe costituire una valida causa di giustificazione.
La vittima che ha subito il torto, può rivolgersi alla polizia che si occuperà di rimuovere l’auto e multerà il trasgressore, magari con l’aiuto di una fotografia dell’accaduto. La parte lesa, può costituirsi parte civile per essere risarcita dal danno in un processo penale.