Se vuoi guidare, da oggi ti serve la licenza CQC: se non sai cosa sia, sbrigati a scoprirlo e a prenderla, o resti a piedi e con le tasche vuote
Se state pensando di lavorare nel settore del trasporto merci o persone, è essenziale comprendere l’importanza della patente C e della CQC (Carta di Qualificazione del Conducente). Queste servono per svolgere la professione di autista di veicoli pesanti, pertanto diventano fondamentali.
La CQC consiste in un’autorizzazione prevista dalle autorità comunitarie per garantire una maggiore sicurezza su strada. Risulta essere obbligatoria dal 2009, a seguito della direttiva n. 2003/59/CE, poichè a causa dell’elevato numero di incidenti, l’UE sta definendo dei paletti più stringenti sotto vari aspetti. Inoltre bisogna montare tecnologie ausiliarie avanzate, come il tachigrafo.
Prima di entrare nel merito della CQC, crediamo sia opportuno soffermarci sulla patente C. Questa è la licenza che permette di guidare veicoli con massa complessiva superiore a 3,5 tonnellate, tipo camion e furgoni pesanti. In sostanza, il primo passo per operare nell’ambito dei mezzi destinati al trasporto di merci e materiali.
Saperli utilizzare nella maniera corretta, comporta lo sviluppo di competenze tecniche e pratiche specifiche. Ora, la CQC è una qualifica aggiuntiva, che è obbligatoria per chi guida i camion, questa certifica la frequentazione di corsi appositi e conoscenze adeguate in termini di sicurezza stradale, regolamenti di settore, gestione di carichi e trasporti.
La patente C, come accennato in precedenza, è una qualifica necessaria per chiunque intenda guidare veicoli con massa superiore a 3,5 tonnellate, tipo camion e furgoni pesanti. Per avere sono necessari alcuni paletti, senza la qualora, come si può ben intendere, non è possibile operare.
Gli anni
Una volta i nostri padri la prendevano da Militare e poi questa veniva convertita a uso civile dopo un piccolo esame, ma oggi non è più così.
L’età minia per averla è aver compiuto 21 anni, ma si può abbassare a 18 anni se si ha il CQC. Ciò per dar modo a chi sia interessato a svolgere l’attività di autista nonostante la giovane età.
La B di base
Uno degli step immancabili per ottenere la patente C consiste nel superamento di una visita medica. La visita prevede dei controlli approfonditi su vari aspetti come vista, indio, riflessi, condizioni di salute. La combinazione di queste prove serve ad assicurare che il futuro conducente risponda agli standard minimi.
Tra i prerequisiti chiave, vi è il possesso della patente B. In questo caso si da per scontato che si abbiano le basi di guida. Esistono due principali tipologie di CQC, ciascuna delle quali specifica per la tipologia di trasporto da svolgere: CQC Merci eCQC Persone.