Semafori, l’innovazione di Google per solcare l’onda verde | Dimenticati il rosso per sempre
Basta dire Hey Google e quasi sicuramente un dispositivo in casa vostra si attiverà, ma sappiamo bene come Google sia una vero e proprio super colosso del web, ma al tempo stesso uno dei colossi più trasversali nel settore della tecnologia, vista la sua attività rilevante in molteplici settori.
Parliamo sia dal settore dove si sta affermando maggiormente, ovvero gli smartphone, ma anche su nuovi fronti come quello dell’intelligenza artificiale applicata.
Una delle più recenti applicazioni di intelligenza artificiale svolte da Google è sicuramente particolare e non usuale, ma proprio per questo unica e interessante. Parliamo del progetto Green Light di Google, sviluppato con una potente base di intelligenza artificiale e che ha l’obiettivo di ridurre le emissioni inquinanti derivanti dal traffico delle auto.
Il progetto di Google infatti prevede una gestione smart degli algoritmi che regolano la durata dei semafori (da qui il nome green light, infatti la luce verde alla quale si riferisce è quella dei semafori) nei grandi centri abitati, dove il traffico automobilistico ha un flusso decisamente elevato. Green Light, infatti, combina per i suoi calcoli i dati forniti da Google Maps relativi ai tempi di percorrenza media di specifici tratti di strade, e anche dei tempi di attesa derivanti dalla congestione del traffico stesso in corrispondenza dei semafori che stanno registrando questo in tempo reale.
Tutti questi dati vengono combinati per poi ottimizzare le durate dei semafori in base alla strada e alla loro posizione e usati nel momento in cui partiamo e viaggiamo per calore i tempi.
Utile per ridurre le emissioni
L’obiettivo finale è ovviamente ridurre i tempi di inattività e la quantità di frenate e accelerazioni a carico degli automobilisti e dei loro mezzi.
In questo modo si può ridurre in maniera efficace la quantità di emissioni “inutili” che vengono prodotte durante le attese ai semafori. A queste sicuramente si ridurranno anche le frustrazioni degli automobilisti.
In ogni parte del mondo
L’obiettivo finale a cui vuole auspicare Google è introdurre il suo sistema di gestione basato su AI sempre più capillare sul territorio, in modo da arrivare alla riduzione delle emissioni in circa una giga tonnellata entro il 2030. Il progetto è già in moto poichè partito nel 2021 in Israele su quattro incroci, e in quel caso è stata osservata una riduzione dal 10% al 20% del carburante e del relativo tempo d’attesa.
Attualmente il progetto di Google è in esecuzione in 12 grandi città del mondo, tra cui Manchester, Rio de Janeiro, Giacarta, Bali, ma speriamo arrivi anche in Europa.