Semafori, lo sapevi che in questi casi devi passare col rosso? Se non lo fai ti multano
Tra gli eventi eccezionali che possono accadere a un conducente ignaro, anche il caso in cui si trova costretto a passare con il semaforo rosso.
Ma ci si è mai chiesti cosa succede nel caso un conducente, per via del traffico intenso, cosa probabile in città, finisca per trovarsi intrappolato nella coda di veicoli, in corrispondenza di un semaforo, e nel frattempo scatti la luce rossa? Certo un caso eccezionale ma non impossibile come vedremo.
Chiaramente si tratta di una situazione al limite e non ci dovrebbero essere dubbi, secondo il pensare più comune, sulla totale impossibilità per cause di forza maggiore, del guidatore di uscire dall’incrocio, perché altro non potrebbe fare se non starsene fermo lì dove si trova. Ma tutto può essere, anche che in quel momento il passaggio di un vigile o di un agente, possa far diventare il caso ancora più sfortunato per il malcapitato, che potrebbe beccarsi una multa.
Ma in questi casi è giusto ed equo multare il conducente? Bisogna partire dal presupposto che purtroppo non sono poche le contravvenzioni e le infrazioni commesse dagli automobilisti che si trovano imbottigliati nel traffico e spesso si ritrovano proprio a dover disimpegnare l’incrocio quando scatta il rosso. E per queste ragioni, la legge cerca in tutti i modi di porre rimedio e mettere un freno al fenomeno.
Il caso eccezionale in cui passare con il semaforo rosso
Nella giurisprudenza recente, il caso di un conducente a cui è stata inflitta una sanzione per un presunto attraversamento dell’incrocio in corrispondenza di un semaforo allo scattare del rosso. Il soggetto, attraverso ricorso, si opponeva al verbale di multa emanato dalla Polizia Municipale.
La motivazione quella di aver occupato l’ incrocio prima che la luce rossa del semaforo scattasse e che purtroppo a causa dell’eccessivo traffico, era rimasto intrappolato senza possibilità di liberare l’incrocio. E nel frattempo che gli altri conducenti lo liberavano era scattato il rosso.
La sentenza e le osservazioni sul caso
La conseguenza è che gli agenti accertatori gli contestavano l’infrazione a seguito di quanto prescritto dagli articoli 41/11 e 146 del Codice della Strada. Conclusione dei fatti in breve, i giudici di Cassazione hanno giudicato che il ricorso del conducente malcapitato andava accolto, rimandando la questione ad ulteriore riesame da parte di altro Giudice di Pace.
Tra le osservazioni da porre in essere anche la presenza o meno all’incrocio della strumentazione elettronica di rilevazione delle infrazioni semaforiche o Photored. Nel caso non ci fossero agenti accertatori in loco la contravvenzione va falcidiata, perché la mancata presenza preclude la possibilità di contestazione immediata nei casi in cui sia possibile e non consente di verificare le concrete situazioni in cui l’apparecchio di rilevamento automatico opera, consentendo possibili equivoci, non risolubili con certezza proprio per l’assenza degli agenti sul posto.