Sembra che le competizioni non siano mai fermate. Tutto ripreso come lo scorso anno, con il maiorchino Jorge Lorenzo davanti a tutti.
Lo spagnolo ha cambiato moto diverse volte, alternandosi alla guida della Yamaha M1 in configurazione 2015 e quella in configurazione 2016, rimanendo costantemente davanti a tutti e risultando l’unico pilota in grado di scendere sotto il muro dei 2’01”, facendo segnare un ottimo 2’00″684 prima che arrivasse il tipico acquazzone malese ad imporre lo stop anticipato della giornata di test.
Alle spalle del campione del mondo, troviamo Valentino Rossi, staccato di poco più di un secondo dal compagno di squadra. La sensazione è che Rossi non abbia mai tentato un vero e proprio time attack, alternandosi alla guida di tutte e tre le M1 a sua disposizione. Il Dottore, comunque, ha completato ben 52 tornate, risultando uno dei più attivi di giornata.
Visto il risultato della prima giornata, a Iwata possono sicuramente sorridere.
Terzo tempo per Dani Pedrosa, che ha staccato di oltre un secondo Marc Marquez, che risulta essere parecchio in difficoltà con il nuovo motore messo a punto per le nuove Honda HRC. Per il quattro volte iridato, il tabellone dei tempi dice che deve accontentarsi della settima posizione.
Quarta, quinta e sesta posizione per le Ducati, con Danilo Petrucci che in sella alla Desmosedici GP15 ha fatto meglio di Iannone e Barbera.
Anche Iannone ha girato molto con la GP15 prima di passare alla GP16 per capire ancora meglio il comportamento di questi nuovi pneumatici Michelin che, adesso, sembrano dare meno problemi rispetto alla prima uscita. Sesto tempo per Barbera.
Detto del settimo tempo di Marquez, in ottava posizione troviamo Scott Redding, seguito da Aleix Espargaro e Cal Crutchlow.
Chiudono la classifica dei tempi le due Aprilia, vista la decisione della Casa di Noale di utilizzare la moto 2015 dotata solo di qualche piccolo accorgimento volto a far lavorare meglio gli pneumatici francesi.
Ovviamente, ci sono state anche diverse cadute, con Eugene Laverty che, è caduto alla curva 4 ed ha riportato la frattura della mano destra.
A terra anche Bradley Smith, scivolato in curva a causa, forse, degli pneumatici freddi.
Comunque, tutti i piloti si sono detti molto soddisfatti dei progressi fatti da Michelin, che oggi ha presentato 5 diverse soluzioni ai piloti. Sembra, comunque, che tutte le cadute viste nei due giorni di test di Valencia siano solo un brutto ricordo.