Sosta sul marciapiede, la multa è inevitabile? Cosa dice l’esperto di LEGGE: ecco i ricorsi anti sanzioni ‘mazzata’,
Sosta e fermata sul marciapiede rappresentano gravi violazioni del Codice, ma in qualche caso, a seguito di contestazione, la multa non è così inevitabile.
Quando si dice parcheggio, si dice problema. Effettivamente parcheggiare la propria auto in città è diventata una vera e propria avventura, non di quelle piacevoli, visto che impegna tempo, pazienza, giri infiniti e spesso non si raggiunge neppure l’obiettivo preposto.
Le principali difficoltà sono rappresentate dal poco spazio a disposizione, sono davvero pochissimi gli spazi eletti ad aree per la sosta, la mole di macchine e mezzi circolanti e le limitazioni. Succede quindi che a volte, nel tentativo di parcheggiare, per sbrigare una commissione, si commetta qualche errore.
E per errore ci si riferisce a vere e proprie infrazioni del Codice della Strada, che non solo ostacolano circolazione e sicurezza ma significano, per chi le commette, rischio di sanzione. E molte sono quelle che riguardano da vicino i parcheggi: per esempio la sosta sul marciapiede è una di queste.
Sottolineiamo che se il divieto di sosta è già una grave infrazione del Codice della Strada, quello di sosta sul marciapiede, è ancora più pesante a livello di sanzioni e di multe. Per chi non lo sapesse, la normativa a cui si fa riferimento è innanzitutto l’articolo 3 comma 33 del Codice della Strada.
Sosta sul marciapiede: un’infrazione del Codice della Strada
L’articolo descrive il marciapiede come luogo della strada, esterno alla carreggiata, rialzato rispetto ad essa o comunque delimitato, che è destinato ovviamente ai pedoni. Ma continua poi con l’articolo 158 del suddetto Codice che prescrive il divieto di sosta, e anche di fermata, sul marciapiede, salvo diversa segnalazione.
Nessun veicolo può ostacolare il transito dei pedoni, cui è riservata quella parte di strada. Che siano auto o piccoli motocicli, neppure se la loro sosta occupi parzialmente il marciapiede. Dobbiamo aggiungere in effetti che dal Codice è prevista una differenziazione, quando poi si parla di sanzioni, a seconda del tipo di veicolo, e quindi di ingombro.
Quando la sanzione e la multa sono evitabili
L’ammontare della multa va da 41 a 168 euro per ciclomotori e motoveicoli e da 87 a 344 per tutti gli altri, comprese le auto. Cifre che possono lievitare a seconda di tempo e gravità dell’infrazione, per esempio se protratta per più giorni o se riguarda la sosta in corrispondenza di spazi riservati a persone con disabilità.
Alla multa si aggiungono anche sanzioni accessorie, come la decurtazione dei punti dalla patente. Naturalmente è concessa, una volta ricevuto il verbale di multa, la possibilità di contestarlo. Le motivazioni di contestazione possono essere diverse, per esempio quando il verbale non è stato redatto dagli agenti di Polizia Locale ma dagli ausiliari del traffico o se presenta altri vizi di forma o omissioni nella stesura del verbale stesso.