Sostituire lo scarico alla moto? Ecco perchè!

I neofiti delle due ruote probabilmente non ne apprezzano a pieno l’utilità, né sentono il bisogno di modificare la marmitta alla propria moto: andiamo invece a vedere perché gli appassionati lo fanno, e quali vantaggi comporta

L’aftermarket del settore scarichi e marmitte moto vanta un lungo elenco di nomi, che possono dire poco alle orecchie dei non appassionati, ma che invece sono assolutamente familiari per chi vive la passione delle due ruote: Akrapovic, Arrow, LeoVince, Mivv, Termignoni, solo per dirne alcuni di quelli disponibili tra i rivenditori più noti e affidabili come Omnia Racing.

Ma a chi, e a cosa, può servire sostituire un pezzo originale della propria moto? È quello che proveremo a vedere insieme, concentrandoci in particolare sui motori a quattro tempi.

Partiamo da lontano. Apriamo prima una parentesi per spiegare quale sia lo scopo del sistema di scarico: innanzitutto, consentono di allontanare il gas di combustione da pilota e passeggero, spostando le emissioni verso zone più convenienti, per così dire. Secondo vantaggio, modulano il rombo del motore, spesso silenziandolo; e terzo, ma non ultimo, contribuiscono a migliorare le performance del motore (in pratica, lo scarico giusto consente di andare più veloce, volendo sintetizzare all’estremo). La domanda quindi si ripropone: perché cambiare la marmitta con la quale la moto è stata prodotta di serie?

Addio al compromesso. Qui entriamo in un campo dove la soggettività assume una valenza predominante. Comunque, in generale le componenti di base di una moto non sono i prodotti ottimali o top di gamma, anche per rispondere alle esigenze di produzione e costo del costruttore, che cerca di raggiungere il giusto compromesso tra design, performance e risultato finale. Se invece si sostituisce un grande sistema di scarico doppio in acciaio con una unità aftermarket in titanio che presenta un unico silenziatore si può ottenere un risparmio immediato di peso pari addirittura al cinque per cento della moto, con tutto vantaggio in termini di maneggevolezza di guida e prestazioni. Inoltre, come detto, gli impianti aftermarket riducono le emissioni di suono, così da salvare l’udito e la concentrazione di chi usa la moto per lunghi tratti. E, infine, c’è la possibilità di scegliere il pezzo che più si adatta al nostro gusto, anche estetico.

Segno più. Queste sostituzioni possono avere effetti diretti sul motore e sulle performance, in particolare per quanto riguarda la sua efficienza. Le marmitte, infatti, migliorano il pompaggio del combustibile, riducendo il lavoro del motore per espellere i gas di scarico, in particolare se presentano miglioramenti al flusso di aria e carburante sul lato di aspirazione. Inoltre, come accennato, tutti i terminali e gli impianti di scarico aftermarket rappresentano il top della produzione sotto gli aspetti dell’innovazione tecnologica e dell’estetica, grazie anche alla serrata concorrenza tra le varie case, che spostano sempre più in alto l’asticella del livello qualitativo.

Ricerca e applicazione. Per quanto riguarda i dettagli tecnici, diamo un rapido sguardo ai materiali con cui marmitte e scarico sono realizzati: titanio e fibra di carbonio si stanno facendo largo grazie al peso ridotto, ma il loro costo può rappresentare una spesa proibitiva; l’alluminio rappresenta invece una soluzione a costo più contenuto, mentre l’acciaio inox è sempre popolare per la sua durata e i più attenti all’estetica non tralasciano l’acciaio cromato (altrettanto longevo). Insomma, bisogna valutare una serie di fattori e di possibilità, con tante opzioni a disposizione di chi vuole esaltare la coppia e la potenza del suo motore, aggiungere dettagli e finiture e rendere la sua moto originale e performante per qualsiasi utilizzo, sia su pista che per strada (in questo caso, attenzione all’omologazione e a rispettare le norme vigenti!), sia per motociclette che per scooter.

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