Strisce blu, così i comuni ti fregano e ti fanno la multa I Lo sbaglio è tuo, ma ti hanno ingannato col trucco
La sosta a pagamento diventa un vero cruccio per tutti noi, questo per molte ragioni, la prima tratte è la volontà o meno di pagare, la seconda è legata alla volontà dei comuni di far cassa.
I presupposti effettivamente sono poco chiari e la legge non aiuta molto in merito, o meglio aumenta la confusione stessa sulla sosta a pagamento. Pertanto ogni Comune italiano ha puntato ad una propria strategia, c’è chi fa pagare la multa, chi rimuove il veicolo, chi invece fa pagare solo il tempo aggiuntivo rispetto a quello che già si era pagato. Comuni come Roma, Napoli e Milano, ad esempio, applicano tariffe differenti, ma tendono a far pagare sia la sosta aggiuntiva, che la multa.
Analizzando questi comuni si scopre che per alcuni malcapitati è già la seconda volta in pochi mesi che, in zone differenti delle grandi città si prende una multa perché il conducente sostava senza
esporre il titolo di pagamento. Ovviamente nessuno vuole dire di non aver sbagliato, ma il malcapitato risulta indignato per aver dovuto pagare una multa oltre all’ora in più in cui è stato e non solo.
Infatti, molti comuni hanno voluto variare gli orari di sosta a pagamento a seconda della zona e del giorno. Precedentemente si pagava il parcheggio dalle 8.00 alle 20.00, tutti i giorni dal lunedì al sabato, esclusi i festivi e la domenica.
Ma adesso, in alcune zone della città, tutto cambia: si paga anche fino a mezzanotte, ma solo il venerdì e il sabato: per gli altri resta invariato. Anche la domenica ora è diversa, in base alle zone delle grandi città alcuni luoghi vengono richiesti pagamenti anche fio alle ore 20.00.
Un problema di leggi
In questo miscuglio di cartelli diversi da quartiere a quartiere, sembra esseri un trucco per far entrare facilmente soldi nelle casse dell’amministrazione comunale. Molti automobilisti, infatti hanno l’impressione che si punti sulla disattenzione e la confusione dei cittadini, cambiando in questo modo le carte in tavola.
Questo accade poiché l’articolo 7, comma 8, del Codice della strada concede ai Comuni la facoltà di istituire delle zone di parcheggio a pagamento, che devono essere delimitate dalle strisce blu. Generalmente sono le zone centrali oppure in quelle ad alta frequentazione, come: stazioni, zone commerciali o fiere.
Le aree di sosta a pagamento devono essere realizzate fuori della carreggiata e in modo che i veicoli parcheggiati non ostacolino lo scorrimento del traffico, pertanto le zone devono essere adibite a queste tipologie di parcheggi, altrimenti occorre solo la linea bianca