Strisce blu, nessuno sta più facendo il biglietto: non ti serve I Non possono multarti, il cavillo ti salva
Quali sono le ragioni valide ai fini della contestazione di multe e sanzioni per infrazioni relative ai parcheggi a strisce blu.
In caso di una multa relativa al parcheggio delimitato da strisce blu, per l’automobilista è possibile la contestazione? Nel caso in cui non ci sono motivi ritenuti validi per contestarla ovviamente c’è poco e niente da fare, se non pagare la sanzione pecuniaria prevista dal Codice della Strada.
Il trasgressore che parcheggia il veicolo entro spazi dedicati alla sosta delimitati da strisce blu, soggette a pagamento, senza esporre la ricevuta o chi sosta oltre il periodo di sosta acquistato è soggetto a multa, da 42 a 173 euro, se il pagamento avviene entro i 5 giorni dalla ricezione del verbale, il costo scende a 28,70 euro.
Ma quindi quali sono quindi le valide ragioni per contestare la multa relativa a un’infrazione commessa nei parcheggi a strisce blu? Il primo caso potrebbe riferirsi al conducente che ha acquistato il ticket per parcheggiare ma che ha dimenticato di esporlo sul cruscotto oppure lo ha posizionato, per sbaglio, in modo da non essere visibile al controllo.
La contestazione di multe relative a parcheggi a strisce blu
Può capitare che mentre si chiude la portiera dell’auto un colpo d’aria lo faccia scivolare. In questa situazione l’automobilista può contestare la multa a suo carico, dimostrando l’avvenuto pagamento attraverso la prova del ticket pagato. Infatti recenti sentenze della Cassazione hanno fatto luce su questi casi: l’automobilista che dimentica di esporre il ticket che ha però acquistato, non è sanzionabile perché non viola alcuna norma del Codice della Strada.
È solo a causa di una sua dimenticanza, conseguenza ne è il verbale di multa, che su di lui peseranno le spese di giustizia. Un’altra motivazione di contestazione potrebbero essere le strisce blu del parcheggio non visibili. Molti i casi in cui l’automobilista non nota che il parcheggio è delimitato da strisce blu a causa del fatto che queste sono praticamente inesistenti o talmente poco visibili da non accorgersene.
Le motivazioni valide ai fini della contestazione
Naturalmente in questi casi potrebbe essere presente all’inizio della strada anche una segnaletica verticale, con tariffe o orari, che indichi la sosta a pagamento, in questo caso non ci sarebbero scuse per il conducente. Un altro caso di legittima contestazione, quando in una zona non c’è alternanza tra parcheggi a pagamento a strisce blu e parcheggi gratuiti.
Il Comune ha l’obbligo di alternare a zone di sosta a pagamento, aree di parcheggio gratuite, per una distribuzione equilibrata. Oppure se l’ente infrange quanto sancito dall’articolo 7 del CdS che prevede che i parcheggi a strisce blu siano posizionati al di fuori della carreggiata per non ostacolare il flusso del traffico.