Tasse auto choc, col nuovo anno paghi il doppio da SUBITO: decisione irrevocabile, ti svuotano il conto
Ci risiamo, nuova automobile, nuovo anno nuova tasse, questa volta se possiedi un’automobile dovrai prepararti a pagare una nuova tassa.
La situazione economica in Italia non è delle migliori, ma desta particolare preoccupazione a causa dell’aumento del costo della vita.
Ad oggi sono migliaia le famiglie che si trovano a dover affrontare situazioni disastrose e a rinunciare a molti confort per riuscire a sostenere tutte le spese obbligatorie. La Pandemia ha portato con se un cambiamento drastico ed una relativa crisi generale che ha colpito non solo le famiglie, ma anche le imprese produttive.
La situazione è peggiorata a causa di fattori globali come l’inflazione e gli aumenti dell’energia elettrica. Ad aumentare maggiormente questo problema è sicuramente la notizia di una nuova tassa che non piacerà a nessuno.
La crisi economica in cui versa il nostro Paese ha colpito l’industria delle quattro ruote, andando ad incidere su coloro che possiedono un’automobile. Sono infatti molti a dire che per le auto normali, come le conosciamo oggi, sono previste nuove tasse.
L’aumento sproporzionato
A diffondere le prime indiscrezioni è stata l’Associazione nazionale industria dell’autonoleggio, della sharing mobility e dell’Automotive digital (abbreviata in Aniasa). La nuova riforma della tassazione è contenuta nella Legge di Bilancio 2025 e ben presto la situazione cambierà per molte persone.
Dal 1 gennaio 2025 è possibile che la tassazione sulle auto aziendale possa aumentare in maniera considerevole. Si tratta di una notizia che sconvolgerà circa 1 milione di lavoratori che usufruiscono di un veicolo pagato dalla società. Il pericolo è che la tassazione possa arrivare al raddoppio, passando dall’attuale 25% al 50%. Il motivo è semplice: vi è la volontà del Governo di diffondere vetture full electric puntando ad una maggiore sostenibilità.
Le conseguenze
Come ha riferito la stessa Aniasa, con queste tassazioni raddoppiate si potrebbero avere degli effetti opposti e si rischia “un aumento annuo del valore imponibile del benefit auto in media di 1.600 euro“, causando dei grossi problemi e delle conseguenze sulle immatricolazioni di queste vetture che, come previsto dall’Associazione, si ridurrà di almeno il 30% per il noleggio a lungo termine e del 20% per gli acquisti da parte delle società.
Il Presidente dell’Aniasa, Alberto Viano, ha fatto sapere che aumentare la tassazione di questo settore significa colpire un’indotto, strategico per la transizione ecologica della mobilità nazionale. Ciò significa che non si farà altro che rallentare la transizione alle vetture elettriche con conseguenti aumenti delle vetture a motore termico datate e al relativo calo della vendita di vetture nuove o usate.