Tasse auto, col nuovo anno questo tipo di auto ti costerà molto meno: via alla RIFORMA, ne trai beneficio direttamente sullo stipendio
Le auto aziendali ad oggi sono in uso promiscuo ai dipendenti e rimangono da sempre un benefit molto diffuso e gradito.
Dal primo gennaio 2025 saranno soggette a una nuova disciplina fiscale per molti prodotti. Le modifiche sono inserite nella legge di Bilancio 2025, e vogliono incentivare l’utilizzo di veicoli meno inquinanti, in linea con le politiche di transizione ecologica e mobilità sostenibile. Il cambiamento avrà un impatto sia sulle aziende sia sui dipendenti, con conseguenze su molti punti degli stipendi.
Oggi il valore legato all’auto aziendale è calcolato in base alle emissioni di CO2 del veicolo. La normativa prevede l’applicazione di percentuali crescenti sul valore convenzionale di 15.000 chilometri annui, con un costo chilometrico determinato dall’Aci.
Con la nuova tassazione, il metodo di calcolo cambierà, passando da una classificazione basata esclusivamente sulle emissioni a una che tiene conto del tipo di alimentazione del mezzo stesso. I veicoli saranno tassati in percentuali fisse sul costo chilometrico annuale, a seconda della loro tecnologia, senza distinzione di colpi, tranne per l’alimentazione a cui verranno applicati sconti.
Il nuovo sistema avrà un impatto diretto sulla retribuzione imponibile dei dipendenti. Riducendo il valore per le auto elettriche e ibride plug-in, il netto in busta paga aumenterà poiché l’imponibile fiscale e contributivo sarà inferiore rispetto ai veicoli tradizionali, scolperò se verranno usati queste nuove tipologie di veicoli.
Le ibride
Per le aziende, il nuovo sistema fiscale è un’opzione per promuovere una flotta aziendale più sostenibile e ovviamente attenta all’ambiente, ma anche la necessità di rivedere le politiche di assegnazione dei veicoli. L’acquisto o il noleggio di auto elettriche e ibride plug-in comporta un vantaggio fiscale e un miglioramento dell’immagine aziendale sotto molti fronti, soprattutto in un contesto in cui la sostenibilità ambientale è sempre più centrale nelle strategie di corporate aziendale.
Per le imprese che mantengono una flotta composta da veicoli tradizionali, l’aumento del fringe benefit (ovvero il calcolo che viene attuato per il benefit aziendale) vede una scelta tassabile che si traduce in un costo aggiuntivo per i dipendenti, con ripercussioni sulla loro soddisfazione.
I benefit
Ecco quindi che scatta la leva fiscale, strumento che è in grado di fare la differenze nelle scelte strategiche delle aziende ma anche del potere di attrazione verso dipendenti e collaboratori.
Dal punto di vista normativo, il cambiamento vede una maggiore chiarezza nella determinazione del beneficio fiscale e punta a rendere più trasparente il calcolo devi vari benefit, ma richiede una fase di transizione in cui aziende e lavoratori dovranno adattarsi se vogliono continuare a ricevere questi servigi.