Tesla, abbassa i prezzi delle auto due volte in pochi giorni I Adesso diventa davvero un affare
La casa di automobili di Elon Musk ha dato un drastico taglio ai prezzi delle sue auto, non solo negli Stati Uniti ma anche in Italia.
A Gennaio, negli Stati Uniti Tesla annunciava già un taglio ai prezzi di listino di almeno il 20% per tutti i suoi modelli. Il prezzo di una Tesla Model S è diminuito di almeno 5.000 dollari, ora 94.900 dollari rispetto ai 99.999 dollari di prima, e di 10.000 dollari per la Tesla Model X, ora a 99.999 dollari rispetto ai 109.900 dollari.
La riduzione del prezzo ha scatenato qualche polemica, da parte dei clienti, ma soprattutto da parte dei concorrenti produttori di auto elettriche. Qualcuno ha accolto la sfida lanciata da Elon Musk, per altri quei prezzi sul mercato significherebbero solo disastri economici per i bilanci societari.
In ogni caso la riduzione dei costi negli Stati Uniti e sui mercati principali, non solo del modello economico Tesla Model 3, ma anche dei modelli top di gamma, si è rivelato di grande impatto nel sistema produttivo di macchine elettriche delle case automobilistiche di tutto il mondo.
I nuovi prezzi della gamma Tesla
L’obiettivo di Elon Musk è quello di stimolare la domanda, incrementare gli ordini e infastidire la concorrenza, su una fascia di prezzo di prodotti generalisti BEV come ad esempio la Fiat 500 E con un prezzo di listino che va dai 29.950 euro ai 35.450. L’abbassamento dei prezzi di Tesla anche in Italia ha fatto sì che il modello più economico sul mercato, la Tesla Model 3, solo nella versione entry level RWD, possa usufruire degli incentivi statali, con rottamazione di un veicolo Euro 4 o inferiore.
Attualmente in Italia i prezzi per la Tesla Model S partono da 116.978 euro, per la Tesla Model 36.490 euro con rottamazione, senza 38.490, rispetto ai precedenti euro 41.490. La Tesla Model X la si trova da 125.978 euro e la Tesla Model Y parte da 47.978 euro.
La logica Tesla, cosa c’è dietro
Tesla per poter adottare questa politica di riduzioni costi e concorrenza spietata, si serve logiche aziendali molto efficienti. Si parla di margini netti per vettura superiori al 12-14% mentre per la maggior parte degli altri competitor i ricavi vanno in media dal 4 al 10%.
Uno dei fattori di ottimizzazione potrebbe essere la scelta da parte dell’azienda di Musk nella fase di vendita di un approccio diretto bypassando di molto la struttura delle concessionarie. Una motivazione a margine dell’abbassamento dei prezzi Tesla si può ricercare nell’intenzione di ridurre la presenza di auto in stock prima dell’arrivo di nuovi modelli restyling.